Nuova messe di dati per la stagione estiva: sono circa 30 milioni gli italiani che prevedono un periodo di vacanza, ovvero un buon 59% sul totale della popolazione attiva.
Il dato proviene dall’Osservatorio del turismo outdoor dell’Enit, realizzato in collaborazione con Human Company e l’Istituto Piepoli. Se venisse confermato dai dati a consuntivo, sarebbe un buon 9% in più rispetto al dato della scorsa estate.
E cresce anche la quota di chi dichiara di voler vivere una vacanza outdoor, dato che si attesta al 22% (circa un italiano su 5) con villaggi turistici e agriturismi in pole position. Determinanti, in questa scelta, sono la libertà offerta dal viaggio all’aria aperta (44%) e la possibilità di stare a contatto con la natura (33%).
Come emerge dalla ricerca, sul piano delle tempistiche di viaggio, si prevede che il soggiorno medio sarà di 9 notti, anche per chi sceglie l’outdoor, dato in linea con quanto rilevato lo scorso anno. Mentre, pur confermandosi luglio e agosto mesi cardine per le vacanze degli italiani (il primo con il 35% di preferenze e il 39% per i viaggiatori outdoor, il secondo con il 46% e addirittura il 51% tra chi sceglie la vacanza en plein air), aumenta pure in modo significativo la quota di quanti prevedono di partire a settembre (21%, otto punti in più rispetto al passato).
Tra le tipologie di vacanza, a prevalere in modo assoluto è ancora il mare con il 66% di preferenze (e il 62% per i vacanzieri outdoor). In generale, al secondo posto si posizionano le città d’arte (18%) seguite dalla montagna (16%); nell’outdoor, invece, la montagna ottiene il 24% delle preferenze e guadagna una posizione, seguita dalla vacanza rurale o in agriturismo (11%).
Circa le destinazioni, l’Italia, risulta scelta dall’81% dei rispondenti, si conferma la destinazione preferita e batte l’estero per il quale la quota si ferma al 19%, con dati in linea con i risultati del 2023. Tra le regioni, le preferite risultano essere la Puglia (12%), seguita da vicino da Emilia Romagna (11%), Sicilia e Toscana.
La spesa media prevista dai vacanzieri cresce di quasi 300 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 euro per l’estate 2024) e di più di 500 euro tra i viaggiatori che propendono per le strutture outdoor (dai 1.462 euro ai 2.062 euro). In questo budget la voce principale di spesa risulta essere l’alloggio (38% in generale e 35% per l’outdoor), tanto che per 7 intervistati su 10 essa incide su tutte le altre scelte di viaggio. E anche nell’outdoor si accentua la quota (uno su 4) di italiani che ricorreranno alla formula last minute.
La situazione economica (in particolare l’aumento dei prezzi delle bollette, dei beni di consumo e della benzina) incide sulle scelte di viaggio di due italiani su 3 (67%). Tra i non propensi a effettuare una vacanza (il 41%), per una persona su 2 la motivazione principale è infatti legata al portafoglio.
«I dati confermano l’Italia come una scelta di turismo sostenibile – commenta l’amministratore delegato di Enit Spa, Ivana Jelinic – Anche grazie alle vacanze outdoor, in grado di restituire ai vacanzieri italiani l’autenticità dei soggiorni a contatto con la natura. Questa tipologia, infatti, coniuga gli effetti rigeneranti del well-being con l’esperienza del locale come valore di genuinità, cosa che la nostra domanda interna ha ben capito e dimostra di apprezzare diversificando i tempi e i modi della vacanza. Il lavoro svolto in Italia per valorizzare tutta la filiera turistica alberghiera ed extralberghiera è oggi sempre più gradito dalla domanda italiana».
Mentre Domenico Montano, direttore generale Human Company, osserva: «I dati dell’Osservatorio confermano le nostre previsioni positive in merito all’andamento della stagione estiva del turismo: la crescita del numero di persone intenzionata a vivere una vacanza nel corso dell’estate e la propensione per il turismo outdoor sono infatti in linea con i livelli di occupazione che registriamo nelle nostre strutture, vicine al tutto esaurito per i mesi di luglio e agosto. E le prenotazioni per il mese di settembre sono altrettanto promettenti».
«Quest’anno gli italiani mostrano un desiderio di evasione persino superiore a quello registrato la scorsa estate, con una crescente preferenza per le vacanze all’aria aperta che riflette un bisogno di libertà e di contatto con la natura – aggiunge Livio Gigliuto, presidente di Istituto Piepoli – Le scelte di viaggio sono influenzate dal budget, ma anche dalla ricerca di esperienze autentiche e dalla necessità di staccare dalla routine quotidiana».