Estate italiana sottotono: così parlò l’Istat

Estate italiana sottotono: così parlò l’Istat
28 Novembre 13:55 2024 Stampa questo articolo

Un 2023 da record, ma un’estate 2024 in calo. Italia del turismo a due facce, in base ai dati definitivi dell’Istat, ma una cosa è certa: il crollo provocato dalla pandemia è stato completamente riassorbito, con 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, superati i livelli di un 2019 già da primato, con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze. Analizziamo nel dettaglio la fotografia scattata dall’Istat.

2024, UN’ESTATE CON IL SEGNO MENO

Togliamoci subito il dente. I dati, ancora provvisori, sull’estate 2024 sono inferiori all’anno precedente: diminuiscono del 3,6% gli arrivi e dell’1,4% le presenze, anche se non è escluso che alla fine dell’anno si possa raggiungere la parità. Ad agosto, in particolare, arrivi e presenze totali sono in calo (rispettivamente -1,3% e -1,9%), ma cresce la componente estera (+1,2% per gli arrivi e +3,0% per le presenze).

In generale, alla flessione dei flussi turistici nel periodo estivo ha contribuito soprattutto la clientela italiana, calata rispetto al medesimo periodo del 2023 del 7,3% in termini di arrivi e del 5,5% per presenze.

2023, L’ANNO DELL’INVASIONE STRANIERA

Il 2023 è stato caratterizzato dalla forte ripresa degli stranieri, che in termini di presenze sono tornati a rappresentare oltre la metà della domanda turistica (il 52,4% del totale). Le presenze sono state di 234,2 milioni, a fronte di 213 milioni di turisti residenti in Italia. La clientela estera è quella che ha più contribuito alla crescita dei flussi, sia rispetto al pre-pandemia sia nel più breve periodo.

Rispetto al 2022 la componente inbound è aumentata del 23,2% in termini di arrivi e del 16,5% per presenze, mentre l’incremento di quella domestica è decisamente più contenuto e pari al 3,7% per gli arrivi e solo all’1% per le presenze.

ITALIA CRESCIUTA PIÙ DELA MEDIA UE NEL 2023

Complessivamente il numero delle notti trascorse dai turisti nelle strutture ricettive dell’Ue ha superato 2,9 miliardi ed è aumentato del 6,8% rispetto al 2022. Se il turismo è tornato a crescere in Europa, in Italia è salito più della media Ue (+8,5% le presenze rispetto al 2022 contro il +6,8% della media Ue27), portando il nostro Paese al terzo posto nella classifica.

Le presenze negli esercizi ricettivi italiani rappresentano infatti il 15,2% del totale della Ue27 e sono inferiori solo a quelle della Spagna (485 milioni di presenze) e della Francia (460 milioni di presenze). Considerando solo gli stranieri, invece, l’Italia, con 234,2 milioni, risulta seconda solo alla Spagna, che supera i 300 milioni di presenze di clienti stranieri.

VINCE IL NORD EST, ROMA REGINA

Con 176,2 milioni di presenze, pari a oltre un terzo (il 39,4%) del totale nazionale, il Nord-est si conferma anche nel 2023 la zona preferita dai turisti, sia italiani (76 milioni, pari al 35,7% del totale delle presenze dei clienti residenti), ma ancor di più stranieri (oltre 100 milioni pari al 42,8% del totale presenze estere).

Roma si conferma, anche nel 2023, la principale destinazione dei flussi turistici. Con circa 37,3 milioni di presenze, l’8,3% del totale nazionale (5,2% della clientela residente e 11,2% di quella non residente), la Capitale ha recuperato e superato ampiamente i valori del 2019 (+6,3 milioni di presenze, equivalente a una variazione del 20,3%). Al secondo posto Venezia (con 12,6 milioni di presenze), seguita da Milano (circa 12,5 milioni) e Firenze, con oltre 8,9 milioni di presenze.

ALBERGHI PIÙ “LENTI”, SALGONO GLI OCCUPATI

Le presenze hanno superato ampiamente i livelli pre-pandemici negli esercizi extra-alberghieri (+10,3% rispetto al 2019), ma negli hotel, nonostante la crescita rispetto al 2022, risultano ancora inferiori del 2% rispetto al 2019. Nel 2023 le attività economiche più direttamente legate al turismo hanno dato occupazione a 385mila unità (+8,7% rispetto al 2022). Considerando l’intero settore turistico allargato, l’aumento è pari a quasi 111,5mila unità (+5,8% rispetto al 2022).

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore