by Redazione | 30 Maggio 2023 14:41
Saranno 68 milioni i visitatori, per un totale di quasi 267 milioni di pernottamenti, con un incremento rispettivamente pari al 4,3% e al 3,2% rispetto al 2022. Sono queste le rosee previsioni sul turismo estivo in Italia diffuse da Demoskopika, con effetto positivo sulla spesa turistica: stimati circa 46 miliardi di euro, con una crescita del 5,4% sull’anno precedente.
Dati confortanti anche per l’incoming: a scegliere l’Italia sarebbero 35,3 milioni di stranieri, pari a poco più della metà ovvero il 51,7%, del totale degli arrivi previsti, generando ben 131,5 milioni di pernottamenti. L’andamento sembrerebbe quindi configurare il sorpasso sul 2019, con un aumento sia degli arrivi, +3,7%, che dei pernottamenti, +2,6%.
Incoraggianti, in particolare, le previsioni per l’Emilia Romagna, nonostante l’alluvione: il governo ha già stanziato 10 milioni di euro[1], mentre Mitur ed Enit hanno lanciato la campagna “L’Emilia Romagna ti aspetta”[2].
La regione figura tra le prime dieci destinazioni italiane per incremento degli arrivi nel 2023: 6,3 milioni rispetto ai 6,1 milioni del 2022, con una crescita pari al 4%. In aumento anche le presenze sul territorio, quasi 500 mila notti in più rispetto allo scorso anno. Per la spesa turistica una stima di 3,7 miliardi di euro pari a un +6,2 % per la sola estate dell’anno in corso.
«In questo modo ci sarebbe il sorpasso anche rispetto al 2019 – nota il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – Al netto di scenari inclusi nei previsti margini di errore, si potrebbe registrare il valore più alto, dal 2000 ad oggi, sia degli arrivi che delle presenze. Adesso il governo continui nell’azione di rilancio del settore offrendo una visione maggiormente sistemica alla programmazione turistica per i prossimi anni. Il comparto non ha bisogno di solo ossigeno, ma di credere nel futuro dell’offerta turistica italiana».
«In questo scenario – prosegue Rio – sfruttando il Piano strategico di sviluppo del turismo[3] per il periodo 2023-2027, risulta necessario reperire ulteriori risorse, partendo dalla programmazione dei fondi strutturali in capo alle Regioni. Si potrebbero colmare le carenze del Pnrr troppo sbilanciato nella sua dotazione complessiva, pari a 2,4 miliardi di euro, per oltre il 74% delle risorse sugli investimenti al sistema ricettivo-turistico e carente di attenzione verso destinazioni, prodotti e mercati turistici».
Grande soddisfazione anche da parte del ministro del Turismo, Daniela Santanchè: «I dati pubblicati da Demoskopika confermano le già rosee aspettative relative a un 2023 che vedrà il sorpasso sui numeri record del 2019, indicando una significativa crescita di presenze e pernottamenti che si riverbera su un contestuale aumento della spesa turistica. A farci gioire, soprattutto, è la previsione sull’andamento dei flussi in Emilia-Romagna, in netto aumento rispetto alla scorsa estate. Ed è di vitale importanza che sia così».
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