La notizia non è solo quella di una partnership tra due acerrimi nemici, ma perfino la possibilità che questo sia il primo step di una nuova amicizia. Etihad Airways ed Emirates, linee aeree cugine per vicinanza geografica ma acerrime nemiche fino a poco fa, hanno trovato il tempo e il modo per parlarsi e aiutarsi a vicenda.
Il caso è quello della scarsità di piloti disponibili che sta affliggendo Emirates e che potrebbe causare ulteriori cancellazioni di voli nel corso della prossima estate. La compagnia di Dubai ha bisogno di 100-150 piloti con urgenza e in suo soccorso è arrivata proprio Etihad che fornirà “in prestito” i piloti.
Il vettore di Abu Dhabi ha inviato una mail ai suoi dipendenti dando il via libera ai volontari che vorranno “accasarsi” presso la compagnia concorrente per i prossimi due anni. In questo modo, Emirates risolve il problema della mancanza di piloti, mentre Etihad potrà scaricare un po’ di costi del personale su un bilancio per niente roseo che già conta perdite per quasi 2 miliardi di dollari.
I piloti prestati a Emirates riceveranno da quest’ultima tutti i benefici salariali del caso e potranno comunque conservare la loro anzianità di servizio in Etihad.
E la seconda volta che le due compagnie-competitore collaborano tra loro con questa formula, e alcuni osservatori sottolineano come questa strana amicizia possa essere una prima forma di collaborazione che col tempo potrebbe portare perfino alla fusione.
“Solo fantascienza”, secondo i top management delle due compagnie, ma tra caro-carburante, guerre commerciali con i vettori Usa, la concorrenza delle linee aeree cinesi e la difficile penetrazione nel mercato europeo di Etihad la prospettiva non è poi così campata per aria. Per ora, i benefici sul “prestito piloti” sono per entrambe le compagnie, in futuro chissà che non si possano creare ulteriori partnership strategiche.