Etoa incontra l’Italia: focus su sostenibilità e diversificazione
Centinaia di operatori stranieri e italiani hanno preso parte al workshop Viva organizzato da Etoa, la European Tour Operator Association, tenutosi a Roma per meglio conoscere l’offerta turistica italiana e le nuove dinamiche messe in pratica da alcune eccellenze dell’incoming italiano come la Toscana e il Trentino.
L’organismo europeo, ad oggi, raccoglie oltre 1.300 associati, di cui circa 250 tour operator prevalentemente provenienti da Francia, Spagna, Gran Bretagna e Italia. E l’evento nella Capitale è stato un momento di incontro e confronto tra dmo, dmc e operatori locali della città eterna, oltre 80 potenziali partner italiani, con circa 40 tour operator internazionali associati a Etoa.
Per il presidente Jorge Traver «questo marketplace in Italia consentirà di migliorare i rapporti di lavoro tra operatori e capire come questo mercato sta approcciando all’indispensabile rapporto tra pubblico e privato per innovare l’offerta turistica all’insegna della sostenibilità; un parametro raggiungibile solo attraverso una adeguata diversificazione dell’offerta».
Ad aprire i lavori dell’evento, coordinati da Adriano Meloni, amministratore delegato di Trydoo ed ex assessore al Turismo del Comune di Roma, è stata Maria Elena Rossi, direttrice marketing di Enit, che dopo aver illustrato l’attuale struttura dell’organismo preposto alla promozione turistica ha evidenziato come «la strategia dell’Enit è oggi rivolta alla crescita del valore piuttosto che dei volumi: un obiettivo che intendiamo raggiungere insieme alle regioni che condividono la nostra missione e alle imprese private che credono nell’arma vincente dell’eccellenza: non a caso il 70% del nostro budget sarà rivolto al leisure e prevalentemente ai segmenti del luxury e del wedding, ovvero due bacini alto spendenti, mentre il rimanente 30% riguarderà azioni di supporto al Mice, altro comparto di vitale importanza, soprattutto per l’indotto in grado di generare».
È stata poi la volta di Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica, che ha illustrato come la simbiosi pubblico-privato è alla base della nuova strategia della Regione, che ogni anno ospita circa 48 milioni di turisti, individuando un metodo di collaborazione e sviluppando la destinazione in forma aggregata attraverso 28 prodotti turistici omogenei, declinati attraverso tre partnership strategiche: «La prima con Ferrovie per incentivare la mobilità turistica, la seconda con l’Enel per promuovere l’uso di veicoli elettrici e la diffusione del bike e car sharing; altro soggetto partner è Banca Intesa, per dotare le imprese turistiche di quella leva finanziaria in grado di riqualificare l’offerta».
A chiusura Mirta Valentini, responsabile marketing del Trentino, ha dichiarato: «Questo territorio che annualmente ospita circa 18 milioni di arrivi turistici è orientato a stimolare la sensibilità del turista per l’ambiente, controllando anche i fenomeni negativi dell’overtourism, poiché il Trentino purtroppo soffre molto della stagionalità, con picchi di traffico in estate e inverno. Una realtà che ha indotto sia le amministrazioni pubbliche locali che gli operatori privati a condividere una strategia per rilanciare i concetti di destinazione per tutte le stagioni».