La completa digitalizzazione aerea in Europa, ora ha un prezzo: 173 milioni di euro. È il valore del contratto che Eurocontrol ha siglato con Indra, azienda leader nella tecnologia e nella consulenza globale, per affrontare la trasformazione digitale del sistema operativo network manager di Eurocontrol.
Vale la pena ricordare che, come network manager nominato dalla Commissione Europea, Eurocontrol coopera strettamente con i fornitori di servizi di navigazione aerea (Ansp), gli aeroporti, le compagnie aeree e le forze armate in 43 Paesi.
Indra ha gareggiato con le principali aziende tecnologiche europee per diventare responsabile della digitalizzazione dei sistemi operativi che gestiscono la rete aerea europea. Il contratto vinto da Indra è un accordo quadro con un valore massimo, appunto, di 173 milioni di euro, ed è il più grande contratto offerto da Eurocontrol nella sua storia.
La digitalizzazione dei sistemi operativi di Eurocontrol faciliterà una pianificazione più accurata delle operazioni di volo, migliorerà la puntualità e la sicurezza, incrementerà la capacità di gestire più traffico aereo in Europa e accrescerà la sostenibilità del traffico aereo.
Indra svilupperà soluzioni digitali all’avanguardia che potenzieranno i servizi di gestione del traffico aereo e dei flussi di volo che Eurocontrol fornisce e aumenterà il livello di collaborazione e automazione delle operazioni del network manager e delle compagnie aeree, degli aeroporti e dei centri di controllo attraverso tecnologie innovative come la virtualizzazione, il cloud computing, l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati o il machine learning, tra gli altri, il tutto in un ecosistema cyber-sicuro.
Grazie alla digitalizzazione della rete che sarà realizzata da Indra, il futuro sistema di gestione integrata della rete (iNM) di Eurocontrol calcolerà con molta più precisione gli slot disponibili in ogni aeroporto, ovvero, la “finestra temporale” assegnata ad ogni aereo affinché possa decollare con la garanzia che, all’arrivo a destinazione, potrà atterrare senza ritardi o tempi minimi di attesa. Questo ottimizzerà ogni movimento d’aria ed eviterà inutili emissioni di CO2, risparmiando sui costi.
La completa digitalizzazione della gestione dei dati che compongono l’informazione aeronautica del continente permetterà di mantenere aggiornate in modo automatizzato e agile tutte le informazioni sulla struttura, i settori in cui è suddiviso lo spazio aereo, le vie aeree, gli asset disponibili per la gestione, i sistemi di sorveglianza, le aree militari chiuse al traffico in un dato momento, ecc. La precisione di questi dati aiuterà a migliorare i flussi di traffico aereo e il coordinamento tra le varie parti interessate.
Il sistema di gestione integrata della rete (iNM) sarà anche un elemento centrale nella costruzione del cielo digitale europeo, l’ecosistema collaborativo che renderà l’Ue uno spazio aereo più efficiente e sostenibile. Svolgerà un ruolo critico nel coordinare una rete di 68 grandi centri di controllo del traffico aereo e più di 500 aeroporti europei, che servono ogni anno più di 6.600 compagnie aeree e altri utenti dello spazio aereo europeo, come gli aerei militari; fino alla pandemia, ha monitorato una media di 30.000 voli al giorno, 11 milioni all’anno.