by Giorgio Maggi | 7 Novembre 2018 11:36
Alla fine saranno 1,4 miliardi i viaggi effettuati in tutto il mondo nel 2018, con la Cina pronta in pochi anni a superare la Francia al primo posto delle destinazioni globali più visitate. A dirlo sono i risultati del tradizionale studio di Euromonitor International presentati al Wtm di Londra, che vedono un’industria del travel sempre in crescita, con un +5% rispetto a dodici mesi fa.
«I viaggi domestici – ha spiegato Wouter Geerts, consultant travel di Euromonitor – avranno un vero e proprio boom nell’Asia Pacifica (+10%). La spesa media per viaggio è in aumento, sempre trainata dalla stessa regione, mentre anche la spesa globale dovrebbe aumentare del 9%». In calo, invece, le vendite totali di viaggi, che comunque dovrebbero attestarsi intorno ai 2,5 trilioni di dollari nel 2018, con incrementi significativi però in aree come Stati Uniti, Giappone ed Eurozona (+11%).
Sul fronte delle destinazioni, però, la parte del leone è destinata a farla la Cina. Da qui al 2030, infatti, proprio la Repubblica Popolare riuscirà a scalzare la Francia dalla prima posizione di metà più visitata del mondo. Oltre a ricevere il più alto numero di visitatori a livello globale, però, il Paese asiatico sarà in grado di produrre anche il maggior numero di viaggiatori, con i suoi oltre 260 milioni di turisti internazionali.
Sul fronte dei canali di distribuzione – si legge sempre nel report – le vendite offline continueranno a rappresentare oltre il 50% del totale, con un tasso annuo di crescita nel periodo 2018-2023 del 12%, nonostante l’avvicinamento di tutte le prenotazioni online e mobile.
Tra i nuovi trend legati ai viaggi, infine, Euromonitor segnala la diffusione della cosiddetta Jomo – “Joy Of Missing Out” – a sottolineare la necessità (e la felicità), di rimanere disconnessi durante le proprie vacanze. Cresce l’attenzione poi, da parte di alcuni big player dell’industria, all’ambiente e alla sostenibilità con una consapevolezza sempre maggiore sui danni che i rifiuti di plastica fanno agli oceani e alla terra (di recente anche Ryanair ha annunciato che le materie plastiche non riciclabili saranno completamente rimosse dai suoi aeromobili entro il 2023).
Da ultimo, avanza la sharing economy anche nel settore dei trasporti via aria. Qualche esempio? Alcuni vettori che offrono giri in elicottero prenotati tramite app di stile Uber, o i taxi volanti in via di sperimentazione a Dubai, dove piloti privati attuano una sorta di carpooling ad alta quota.
«Al di là di questi tre, per i viaggiatori di oggi e domani è sempre più importante la personalizzazione della propria vacanza e il loro contenuto esperienziale. Tanto più le destinazioni diventano sovraffollate, e il rischio dell’overtourism cresce, tanto più aumenta il desiderio di viaggi al di fuori dei soliti itinerari», ha concluso Geerts.
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