by Redazione | 24 Aprile 2023 7:00
Viaggi in Europa in netta ripresa. Nonostante inflazione, guerra e caos voli, la prima parte dell’anno porta in agenzia una ventata di ottimismo con prenotazioni ai livelli pre pandemia. «C’è un vero rilancio – rileva Federico Pepe dell’adv Ermes World di Salerno – Abbiamo già conferme per Natale e Capodanno. I clienti vogliono evadere anche a tariffe più alte e la guerra non è più un freno».
Ma se i livelli sono oramai quelli di prima del Covid, a cambiare sono le abitudini dei viaggiatori che scelgono l’Europa: torna l’advance booking, si macinano i viaggi di nozze, anche su must come Parigi, e alcuni cambiamenti sociali sono definitivamente innescati.
«C’è molta voglia di partire – sottolinea Luca Giannini della Felix Travel di Grosseto – Gennaio ha visto molti viaggi di nozze e prenotazioni per l’estate in famiglia, con un early booking che da tempo non si registrava in Maremma. Certo, la guerra persiste ed è una tragedia immane, ma viaggiare è una disposizione d’animo, una parentesi di condivisione tra esseri umani: questo è il contributo che cerchiamo di offrire a chi non si rassegna all’ansia. Il viaggio è vissuto come liberazione, come l’occasione di aprirsi e alleggerirsi dallo stress quotidiano, discorso che vale anche per l’inflazione. È vero, i budget sono cambiati, magari si riducono i giorni, ma non si rinuncia a partire».
Trend in crescita anche per le agenzie sarde, nonostante le falle dei collegamenti dall’Isola. «Siamo tornati a vendere a pieno ritmo con numeri da pre Covid – afferma Tiziana Centomani della Girotour Sardinia di Cagliari – E registriamo un buon ritorno in agenzia: le persone fanno meno da sole e vengono da noi per avere più garanzie e supporto su eventuali problematiche. Il cruccio sono i voli, diminuiti di numero e aumentati di prezzo. Ma in Sardegna ci siamo abituati, ogni anno viviamo il caos delle gare per la continuità territoriale. Certo, ora è peggio: le coincidenze con l’estero spesso ci costringono a partire il giorno prima, dovendo aggiungere anche una notte in albergo».
Anche per chi opera in continente «i costi dei voli sono destabilizzanti – aggiunge Angela Minardi di Roma Smile – Il numero di voli si è contratto e il prezzo si è alzato del +30-40%. La gente ha difficoltà a capirlo e io sono in imbarazzo a consegnare i preventivi. Ma in questo contesto la concorrenza dei vicini europei batte il Mare Italia. A livello di booking, c’è stato un picco di richieste fino a febbraio e poi un brusco arresto. Aspettiamo fiduciosi che i clienti tornino a prenotare». L’Europa tutto sommato regge, ma Stati Uniti e Giappone la fanno da padroni: c’è fame di long haul.
Un mercato diverso, invece, quello raccontato da Federico Pepe della salernitana Ermes World: «Da noi il Mare Italia è molto richiesto, così come le Capitali Europee, a cui si affiancano le crociere nel Mediterraneo, ma anche di 14 giorni ai Caraibi». Grandi classici che continuano a “tirare”, come conferma la romana Angela Minardi: «Bene le isole greche, mentre in Nord Europa va forte l’Islanda. A queste si aggiungono pratiche decisamente importanti in Sardegna». Isola che, per prezzo e qualità del viaggio è ormai paragonabile alla Polinesia.
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