Saldamente sul podio del turismo europeo, l’Italia migliora le sue performance, secondo i dati pubblicati online nel rapporto “Turismo in cifre” dall’Osservatorio Nazionale del Turismo Italiano. Si tratta di una panoramica generale sull’andamento del turismo in Italia e nel mondo, basata su una sintesi e rielaborazione di dati provenienti dalle principali fonti quali Unwto, Banca d’Italia, Eurostat e Istat.
Secondo i dati Eurostat si scopre che l’Italia si trova al terzo posto nella classifica dei Paesi europei per numero di pernottamenti (residenti e non), dietro Spagna e Francia, con 397,8 milioni di notti, cresciute dell’1,3% grazie alla componente straniera della domanda (+2,3% sul 2015), mentre gli arrivi totali in Italia, pari a 113,3 milioni, risultano pressoché in linea con i risultati del 2015 (dati Istat).
L’offerta ricettiva italiana può contare su circa 167mila esercizi ricettivi di cui il 19,8% è rappresentato dagli alberghi, con gli hotel di media categoria in prima posizione e il restante 80,2% dagli esercizi complementari di cui oltre la metà è rappresentato dagli alloggi in affitto.
Se si considerano i posti letto, il gap fra strutture alberghiere ed extra-alberghiere si riduce fortemente: gli hotel contano 2,2 milioni di posti letto (46,1% del totale), mentre i complementari 2,6 milioni di posti letto, con la quota parte maggiore rappresentata dai campeggi e villaggi turistici (52% del totale complementari).
Nel 2016, secondo i dati provvisori dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, gli arrivi internazionali si sono attestati intorno agli 1,24 miliardi, con una crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente. In Italia sono stati 52,6 milioni gli arrivi internazionali, in aumento del 3,7% rispetto al 2015.
La bilancia turistica dei pagamenti di Banca d’Italia ha riportato un saldo netto positivo di 13.812 milioni di euro nel 2016 (+2.0% sul 2015) e i viaggiatori stranieri in Italia hanno speso 36.359 milioni di euro (+2,3% rispetto al 2015) mentre la spesa turistica degli italiani all’estero è stata di 22.257 milioni di euro (+2,4% sul 2015). La Germania si conferma nostro principale bacino di origine per spesa con un incremento del 4,6% sul 2015.