Evoluzione Room Mate, dai resort mare alle residenze d’autore
Grace si trova vicino Times Square, a New York: è sofisticata, moderna e colorata. Emir è nel cuore di Istanbul: elegante, classico e dallo spirito avventuroso; mentre Andrea a Trapani è aristocratico, volubile e passionale come la terra che lo ospita; Oscar è scintillante e colorato come la vita notturna a Chueca, cuore della nightlife a Madrid.
Quattro caratteri per altrettante strutture, graziosi boutique hotel posizionati nel cuore delle città e modellati dalla firma e dall’estro di Room Mate Hotels, la catena spagnola creata da Kike Sarasola che unisce la personalizzazione di spazi e servizi a un nuovo concept di ospitalità. Un modello che arriva a contare 25 strutture tra Spagna, Italia, Francia, Olanda, Turchia, Usa e Messico e una lista di 11 nuovi hotel che apriranno nei prossimi anni. L’obiettivo del Gruppo è raddoppiare il numero di stanze entro il 2020 (passando da 1.800 a 3.600) con sempre più attenzione all’Italia.
Nel nostro Paese, secondo mercato assoluto per Room Mate, sono previste infatti 3 nuove strutture a Roma, una a Milano e un’altra a Napoli. Le altre aperture, invece, sono previste in Spagna (due a Madrid e una ciascuno a Malaga e Gran Canaria) e due a Parigi (appena inaugurato il nuovo Alain).
DUE NUOVE LINEE PRODOTTO. Il piano di sviluppo prevede anche l’incremento di strutture per il brand BeMate che è dedicato all’extra-alberghiero e alla condivisione di appartamenti e case nel mondo, ma soprattutto il lancio di due nuove linee di prodotto: una dedicata ai resort mare e una agli ostelli. Intanto, però, entro quest’anno verranno inaugurati due nuovi hotel in Italia.
“A Roma nascerà una struttura con 50 camere in via della Purificazione, nella centrale Piazza Barberini – fanno sapere dagli uffici di Madrid – mentre il Room Mate di Napoli avrà 175 stanze ed è localizzata tra via de Petris e Via Napoli”.
Fondata nel 2005, la filosofia Room Mate si basa sull’idea che il modo migliore per viaggiare sia quello di farlo come “visitare un amico”. Per questo ogni hotel ha un nome proprio di persona e una sua personalità che rispecchia, in particolare, il quartiere e le atmosfere dove è ubicata la struttura.
THE ROOMS OF ROME. Ma il gioiellino della proposta del team di Sarasola è The Rooms of Rome, 24 appartamenti ristrutturati dall’archistar Jean Nouvel che all’interno di Palazzo Rhinoceros (accanto al Foro Boario, nel cuore della Roma imperiale) convivono con la Fondazione Alda Fendi-Esperimenti, polo artistico-culturale della capitale. The Rooms of Rome è il primo prodotto della nuova linea The Rooms of the World: un modello di ospitalità alternativa che unisce residenze d’autore, design, lusso e tecnologia.
È un progetto che ha fatto innamorare Kike Sarasola e che potrà essere replicato in altre capitali mondiali solo quando «ci saranno strutture adatte e partnership strategiche come quella con la Fondazione Alda Fendi. È il prototipo di residenze eccezionali che nasceranno in tante altre realtà metropolitane», aveva sottolineato Sarasola durante l’inaugurazione. L’unicità della proposta, inoltre, è declinata in ogni suo aspetto. Nessuna reception, ma un accompagnatore che accoglie gli ospiti e li indirizza all’appartamento e prenota per loro esperienze à la carte. L’ingresso è senza hall, ma per dirigersi all’alloggio si entra direttamente dall’esposizione di arte contemporanea. Le residenze sono disponibili per essere prenotate per una sola notte e fino a 1 anno.
Una proposta che ricorda i viaggi di artisti e intellettuali in Italia dell’Ottocento. In The Rooms of Rome, infatti, è facile rivivere il Grand Tour d’Italia in salsa moderna tra oggetti di design up level, travi a vista, amenities firmati L’Occitane, opere d’arte, complementi di domotica, vedute panoramiche sulla Roma Antica e schermi touch. All’ultimo piano dello stabile poi, è presente il primo ristorante Caviar Kaspia di Roma con una selezione di piatti reinterpretati dallo chef, Giovanni Giammarino.
UNA CATENA ECOSOSTENIBILE. Ultimo, ma non meno importante, è l’investimento del Gruppo spagnolo per diventare la catena alberghiera più sostenibile al mondo con un piano di sviluppo che ha visto introdurre le uniformi del personale Ecoalf fatte al 100% con plastica riciclata, il programma “Clean the world” che permette il riciclo delle saponette negli hotel, oltre all’utilizzo – in tutto i Room Mate spagnoli – del 100% di energia provenienti da fonti rinnovabili.
Per il 2019, infine, sono due i mega progetti legati all’ambiente: l’abbattimento entro fine anno dell’80% dei prodotti di plastica e carta, negli hotel come negli uffici, e la sostituzione di tutti gli amenities in plastica con materiale riciclabile.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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