by Gabriele Simmini | 25 Febbraio 2025 7:00
Non chiamatele seconde scelte e nemmeno “esperimenti”. Napoli, Palermo, Bari, Catania, Lamezia: l’asse dei voli Italia-Nord America è un universo in espansione che attrae nuovi aeroporti e disegna un’imprevedibile mappa dei collegamenti tra Usa, Canada e il secondo mercato europeo per volumi e fatturato sulle rotte atlantiche. Una mappa che non può fare a meno della centralità di Roma Fiumicino e Milano Malpensa – leader per traffico e connessioni – né delle destinazioni chiave negli States (New York, Miami, Chicago, San Francisco, Atlanta).
In pochi anni, però, il ruggente ritorno dei viaggi leisure, il cambio favorevole dollaro-euro, la rinnovata vitalità della promozione turistica italiana hanno risvegliato dal torpore i network delle compagnie aeree. Un’ulteriore “spintarella”, infine, l’hanno data i grandi hub europei (Parigi, Amsterdam, Londra, Francoforte) congestionati da rotte e passeggeri, protagonisti loro malgrado di balzelli tariffari imposti dai governi, eco-tasse[1] e ban notturni.
Così i vettori Usa hanno messo nel mirino i cosiddetti aeroporti secondari per rispondere a una domanda in continuo aumento, e nel suo piccolo il nostro Paese ha accettato la sfida con l’intraprendenza ragionata di Neos e Ita Airways[2]. Nasce così un piccolo miracolo che, a quanto pare, ha margini di crescita ancora ampi: secondo un’analisi del Corriere della Sera, infatti, nel 2024 tra gli 8,7 milioni di viaggiatori che hanno percorso le rotte tra Italia e Nord America solo 2,4 milioni si sono imbarcati su un volo diretto.
Un chiaro invito a osare che la compagnia aerea del Gruppo Alpitour, Neos, ha colto al balzo. Dopo l’avvio del Palermo-New York[3] nel 2024, infatti, il vettore ha rilanciato con il volo diretto da Bari verso la Grande Mela[4]. Il collegamento sarà attivo dal 3 giugno fino al 15 ottobre 2025 e opererà una volta la settimana con Boeing 787-9 Dreamliner. Un ulteriore tassello nella geografia nordamericana di Neos che ha iniziato nel 2021 con il Milano Malpensa-New York, aggiungendo poi il Malpensa-Toronto[5] e il riconfermato Palermo-New York.
Quest’anno, però, il vettore italiano dovrà fronteggiare la concorrenza di United. La compagnia aerea Usa, infatti, il 21 maggio inaugura il volo che collegherà proprio Palermo con l’altro grande hub nella Grande Mela, Newark[6], con un Boeing 767. Una prova di forza da parte del vettore Usa che durante la summer opererà fino a 14 voli al giorno dall’Italia verso gli Stati Uniti: oltre alla rotta da Palermo, infatti, a maggio sarà inaugurata la Roma-Denver[7] che si aggiunge ai collegamenti da Roma e Milano verso New York Newark e Chicago O’Hare; da Fiumicino verso San Francisco e Washington; da Venezia verso New York e Washington e da Napoli sempre verso Newark.
Se United investe sull’Italia, l’altra grande sorella Usa, Delta, rilancia puntando sempre sulla Sicilia per raggiungere la quota record di 17 voli giornalieri tra gli States e il nostro Paese. Il vettore americano volerà sempre su New York dalla Sicilia, ma l’aeroporto di riferimento sarà Catania a partire da fine maggio. Le altre novità stagionali sono ugualmente sorprendenti: dal volo Napoli-Atlanta fino ai collegamenti tra Milano Malpensa e Boston e Roma Fiumicino-Minneapolis. In parallelo Delta porterà a tre i voli giornalieri tra Roma e Atlanta, il suo hub, nei mesi di picco e prosegue i voli annuali tra New York Jfk, Atlanta e Milano.
Tra i due giganti a stelle e strisce, però, si sta giocando una partita più complessa: il ruolo di Ita Airways come partner per i collegamenti nazionali e intercontinentali. La compagnia italiana abbandonerà presto l’alleanza Skyteam e tutto l’universo di accordi e partnership che la legano a Delta Air Lines per abbracciare il nuovo corso Star Alliance entrando nella sfera d’influenza di United (partner di Lufthansa sui voli transatlantici). Proprio per questo motivo, la nuova Ita a trazione tedesca[8] si muove con cautela e ha ripreso da poco il collegamento tra Roma e San Francisco, confermando poi l’ampia rete che da Fiumicino raggiunge Boston, Washington, Los Angeles, Chicago, Miami, New York Jfk e Toronto in Canada.
Negli States, però, un altro squillo di trombe arriva da American Airlines che ha annunciato un ulteriore investimento nel Sud Italia. A maggio, infatti debutta il Napoli-Chicago[9], operato con Boeing 787-8, accompagnato dal nuovo Milano-Philadelphia[10] (in partenza sempre a maggio) e dal Roma- Miami (da giugno). Il network di American è completato dai già rodati Malpensa-New York Jfk, dalle rotte tra Roma-Fiumicino e New York, Chicago, Philadelphia, Charlotte, Dallas e dal Venezia-Chicago[11]. Tra questi network mastodontici spuntano due uniche eccezioni: l’ormai classico volo Emirates tra Malpensa e New York Jfk e l’esperimento low cost di Norse Atlantic, che da maggio volerà low cost tra Roma e Los Angeles.
Sul fronte canadese, infine, si rafforza la presenza di Air Transat. La compagnia aerea, rappresentata in Italia da Rephouse gsa, rilancia il suo programma estivo: il 19 aprile riparte il Roma-Montréal[12]; il 2 maggio il Roma-Toronto; a maggio tornano i voli da Venezia per Toronto e Montréal. Appuntamento al 12 giugno, invece, per la ripartenza dell’unico volo diretto tra la Calabria e il Nord America. Rotta di successo più unica che rara, la Lamezia-Toronto[13] di Air Transat si ripropone sfidando le leggi di mercato e i cliché degli analisti, e testimoniando invece come in un universo in espansione non esistano “seconde scelte”, ma solo opportunità inesplorate.
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