Due monete, una per l’armatore, l’altra per il cantiere. È una fredda e assolata giornata di febbraio a Sestri Ponente. Siamo a Genova, nello stabilimento di Fincantieri, mentre si consuma l’antica tradizione marinara della cerimonia della moneta di Explora II, la seconda delle sei navi lusso di Explora Journeys, nuovo brand della Divisione crociere del Gruppo Msc.
Pezzi di storia in un cantiere che la storia l’ha fatta davvero. «Sono particolarmente lieto di celebrare la cerimonia della moneta di Explora II a Sestri Ponente. Qui è stato costruito il Rex (dal 1930 al 1931, ndr), una delle navi passeggeri più belle di sempre. Vanto della gloriosa tradizione cantieristica italiana. E genovese. Non è una coincidenza. Genova e la Liguria sono posti in cui ci sentiamo a casa – dice Pierfrancesco Vago, executive chairman della Divisione crociere del Gruppo Msc – Da molti anni. Genova è il porto in cui movimentiamo più passeggeri al mondo. E l’intero Gruppo opera sotto la Lanterna ormai da mezzo secolo con tutte le sue divisioni: cargo, crociere, traghetti, terminal, agenzia marittima, logistica e procurement. Siamo particolarmente orgogliosi che Explora II, insieme alle gemelle Explora III ed Explora IV, venga costruita qui. Le navi Explora sono destinate a testimoniare l’eccellenza italiana nel mondo, rendendo onore a una capacità ingegneristica, di innovazione e di design che non ha eguali a livello internazionale. Queste costruzioni testimoniano il nostro impegno in Italia e per l’Italia. Insieme alla nostra fiducia nelle prospettive di un Paese nel quale il Gruppo impiega oltre 15.000 dipendenti diretti, generando un impatto occupazionale di ulteriori 40.000 persone».
INVESTIMENTI. Dopo la costruzione (alle battute finali) di Explora I a Monfalcone – battesimo a Civitavecchia l’8 luglio prossimo – sarà il cantiere ligure a proseguire i lavori con le unità successive. Explora II è infatti parte di un ordine di quattro navi lusso di Msc a Fincantieri per oltre 2,2 miliardi, alle quali si aggiungono due opzioni – Explora V ed Explora VI – che porterebbero il valore complessivo della commessa a circa 3,5 miliardi di euro, con una ricaduta di oltre 15 miliardi sull’economia del Paese.
Explora II, Explora III ed Explora IV, entreranno in flotta, una all’anno, tra il 2024 e il 2027.
La realizzazione di Explora II ha richiesto, da parte di Msc, un investimento di circa 500 milioni di euro. Dal punto di vista economico, per esempio, la costruzione di una nave Explora è in grado di generare un impatto complessivo superiore a 2 miliardi di euro sull’economia italiana, mentre sotto il profilo occupazionale la sua realizzazione richiede oltre 7 milioni di ore/uomo di lavoro e l’impiego medio di 2.500 persone per circa due anni nel cantiere genovese e nell’indotto.
A celebrare l’Italia e il “Made in Genova” ci sono anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il ceo di Explora Jouneys, Michael Ungerer, l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, e il direttore generale della Divisione navi mercantili, Luigi Matarazzo.
«Mostriamo qui il Made in Italy dell’ingegno – ha commentato Folgiero – Pensate che il termine ingegnere in italiano viene da ingegno, mentre in inglese engineer deriva da engine, motore. È emozionante assistere all’avanzamento di questa costruzione. La classe Explora, infatti, è significativa della progressione del nostro percorso: un concentrato di alta tecnologia che, con le successive unità, toccherà livelli sempre più elevati, seguendo una precisa pianificazione verso la nave di domani».
Si tratta di tecnologie particolarmente sofisticate, in ambito di salvaguardia ambientale. Gli ultimi quattro esemplari (dalla III alla VI) saranno alimentati a Gnl (gas naturale liquefatto), il combustibile marino più pulito attualmente disponibile in larga scala sul mercato, in grado di ridurre le emissioni di ossidi di zolfo (99%), ossidi di azoto (85%), particelle (98%) e Co2 (25%). A bordo di Explora V ed Explora VI, inoltre, sarà installato un sistema di raccolta dell’idrogeno liquido, un carburante a basse emissioni di carbonio utilizzato per alimentare una cella a combustibile da sei megawatt in grado di produrre energia per il funzionamento a «emissioni zero» delle navi in porto, con i motori spenti. Tutte le sei navi della flotta Explora Journeys saranno equipaggiate con le più recenti tecnologie ambientali e marine: avanzati sistemi di riduzione catalitica selettiva, connettività plug-in per l’alimentazione elettrica da terra, apparati di gestione del rumore subacqueo per proteggere la vita marina e apparecchiature di bordo ad alta efficienza energetica.
«Oltre all’hardware, la costruzione di un nuovo brand richiede un importantissimo lavoro sul software – aggiunge Ungerer – Stiamo esplorando sentieri poco battuti con l’obiettivo di trasformare le crociere di lusso in viaggi oceanici che consentiranno di riconnettersi e di vivere appieno l’Ocean State of mind, offrendo eccellenza per gli ospiti più esigenti».