I contenuti di Explore France 2023, seguono il filo conduttore “La Francia delle 3T: Tradizione, Terroir, Territorio”, tematica che riconduce alle linee guida della sostenibilità e dell’ambiente, imprescindibili anche per il mondo del turismo mondiale e sulle quali anche la Francia punta molto.
«Il rapporto tra Italia e Francia dal punto di vista turistico è estremamente importante», è stata la premessa di Frédéric Meyer, direttore di Atout France Italia, Francia e Svizzera. «La Francia, infatti continua a essere la prima destinazione internazionale per gli italiani, apprezzata per la sua patrimonio di ricchezza artistica e del territorio e per i suoi eventi. L’edizione 2023 di Explore France ha qualcosa in più: vuole invitare gli italiani a scoprire la Francia nel segno della convivialità e nella condivisione culturale, temi essenziali nel concetto di sostenibilità e che abbiamo riassunto con le tre parole Tradizione, Terroir e Territorio».
La destinazione sostenibile viene trattata nel magazine in tutte le sue forme, il che non vuol dire solo tracciati da percorrere in bicicletta, ma come concetto molto più ampio e proposte per vivere le regioni francesi in maniera slow.
Particolarmente stretto, poi, il rapporto tra la Valle della Loira e l’Italia, in particolare con la Toscana, in nome delle influenze che ebbe il Rinascimento italiano nella realizzazione dei famosi castelli, amatissima meta dei viaggiatori di casa nostra, e nella creazione dei giardini. E poi la presenza di Leonardo da Vinci, che proprio nella Loira decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita, invitato da Re Francesco I. Lo scambio di eventi culturali che coinvolgeranno le due regioni è stato sottolineato anche dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dall’Ambasciatore Christian Masset.
Masset era appena rientrato, tra l’altro, da Napoli, dove aveva presenziato alla presentazione di una mostra al Louvre di circa 60 opere provenienti dalla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte. La mostra sarà inaugurata il 7 giugno e per sei mesi arricchirà il più importante museo francese con un allestimento totalmente inedito, di “fusione” con la mostra permanente.