Mentre il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, vola a Seoul con una nutrita delegazione di imprenditori italiani del travel, c’è chi invece si muove verso l’altro capo del pianeta: si tratta del governatore del Lazio, Francesco Rocca, e del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in missione a New York per il rush finale della “campagna elettorale” – chiamiamola così – per la candidatura della nostra Capitale all’Expo 2030. Esposizione universale a cui concorre, “caso” vuole, la stessa Corea del Sud con la città di Busan, oltre all’Arabia Saudita con Riyadh. Il voto finale è atteso il 28 novembre al Bie – Bureau International des Expositions di Parigi, di cui fanno parte 170 Paesi.
L’occasione del viaggio negli States? La 78ª Assemblea generale delle Nazioni Unite, alla quale Rocca ha partecipata anche nella veste di presidente della federazione internazionale della Croce Rossa, ruolo che gli ha consentito du intervenire a vari bilaterali con altri Paesi. Al suo fianco, spesso – riferisce Il Corriere della Sera – il sindaco Gualtieri. Insieme, i due avrebbero inanellato almeno una ventina di incontri, tra cui quello con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, e con il sindaco di New York, Eric Leroy Adams.
Tra i cavalli di battaglia del primo cittadino per convincere gli interlocutori internazionali: la grande visibilità che Roma sarà in grado di offrire grazie, soprattutto, al progetto dell’archistar Carlo Ratti, secondo cui tutti i Paesi saranno rappresentati alla pari e senza distinzioni di sorta.