«Sicuramente bisogna lavorare sui ristori, perché le aziende sono ferme. Ma soprattutto il turismo organizzato chiede di poter ripartire, come hanno fatto altri Paesi europei». Sono le parole di Pier Ezhaya, presidente di Astoi, a Porta a Porta, la trasmissione serale condotta da Bruno Vespa dove è intervenuto, lo scorso 24 febbraio, anche il ministro Garavaglia, che ha rilanciato la questione indennizzi e ribadito come «i 400 milioni a bilancio debbano essere subito erogati», in primis per le agenzie di viaggi e i tour operator.
Quello che chiede il settore, spiega Ezhaya, coincide con quanto già innescato dal Gruppo Alpitour, che ha aperto un corridoio Covid tested con le Canarie con il supporto della compagnia aerea di casa Neos dando il là anche alle operazioni – sempre sulla destinazione iberica – di Veratour e Settemari. L’obiettivo, chiaramente, è quello di preparare, sotto il segno della sicurezza, il terreno per la prossima estate.
«Devono essere aperti alcuni corridoi turistici, dove attraverso protocolli sanitari approvati che garantiscono la sicurezza dei passeggeri si possa tornare a mettere in moto la macchina operativa», afferma il presidente di Astoi, nonché direttore generale tour operating di Alpitour.
Non solo il contributo diretto al Pil italiano, ciò su cui ribatte Ezhaya è che il «settore del turismo è molto utile ai settori collegati. Si stima, infatti, che ogni 100 euro investiti nel turismo altri 86 generano richiesta nei settori collegati e adiacenti. Quindi è chiaro che il travel è molto importante per l’economia del Paese e va difeso a tutti i costi».