by Roberta Rianna | 23 Settembre 2020 16:28
Il tour operating italiano ha un nuovo importante timoniere: è Pier Ezhaya, chief operating officer di Alpitour World, appena eletto presidente di Astoi Confindustria Viaggi e del Fondo Astoi a Tutela dei Viaggiatori per il mandato 2020-2022. Al suo fianco Marco Peci, nella carica di vice presidente, e Andrea Mele come vice-presidente vicario, oltre al Consiglio direttivo, a una rosa di sei delegati per i diversi ambiti di competenza e allo storico direttore generale Flavia Franceschini.
Uomo-chiave della Alpi di Tamburi, Ezhaya è stato scelto “per acclamazione” dai soci nel corso dell’Assemblea di oggi a Roma. Prende il posto del suo predecessore Nardo Filippetti.
Ezhaya, che già durante il lockdown aveva lottato[1] in prima persona – nei palazzi, in tv, sui giornali – perché il settore turistico ricevesse dal governo il giusto sostegno, ora si fa carico della più grande responsabilità: difendere Astoi e il turismo organizzato in quello che lui stesso definisce «il momento più difficile».
«L’incertezza sulla ripresa e le incognite che abbiamo davanti sono impegnative, ma questo settore ha dimostrato una capacità di reazione straordinaria e nei momenti peggiori ha sempre saputo uscire dalle crisi con coraggio e determinazione», afferma il neo presidente in una prima nota ufficiale che suona come un Manifesto programmatico.
«L’inizio del mio mandato – dichiara – sarà caratterizzato da una forte relazione con le istituzioni politiche. La nostra associazione si è battuta alacremente per ottenere fondi a sostegno del settore e quanto ottenuto fino ad oggi dal governo è qualcosa ma, purtroppo, non basta; nessun comparto può sopravvivere a un così lungo periodo a fatturato zero. È perciò fondamentale continuare ad avere il supporto e il sostegno da parte delle istituzioni».
E fa sapere: «Anche in queste settimane sono in essere importanti interlocuzioni con il ministero degli Affari esteri volte a studiare modalità di ripresa progressiva e graduale per far ripartire i viaggi in sicurezza e con le necessarie tutele sanitarie».
Punto cardine dell’Ezhaya-pensiero è «fare squadra», non solo all’interno dell’associazione, ma «nel mercato e nell’intera filiera».
«Per avere maggiori tutele, relazioni stabili e forti con le istituzioni e il governo, la filiera – sostiene il numero uno di Astoi – dovrà mostrarsi compatta e superare schemi di parte a favore del bene comune. Dobbiamo avere una voce forte e univoca, che possa essere ascoltata con l’attenzione che merita».
Strategici anche i rapporti all’interno dell’Ue. «È importante – dichiara Ezhaya – intensificare le relazioni e il confronto con le associazioni del turismo dei diversi Paesi europei. Vivendo in un mercato sempre più allargato, il confronto con gli Stati dell’Unione è un inderogabile obiettivo, finalizzato a rendere Astoi visibile e connessa sul piano europeo».
E ringraziando Filippetti per il «vigore a difesa del comparto», il manager chiude con un messaggio di incoraggiamento per l’intero settore: «Pur nelle difficoltà dobbiamo guardare al futuro con speranza e fiducia, forti dei nostri ineguagliabili valori, della nostra passione e del nostro spirito di abnegazione».
In bocca al lupo, presidente Ezhaya. Mai incarico fu più meritato.
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