Ritorno al futuro per le imprese del turismo: secondo il periodico studio Cerved Industry Forecast, svolto sulle attività produttive del sistema Paese, il comparto dei servizi e il settore turistico saranno quelli più performanti riguardo ai fatturati che segneranno una significativa crescita.
In generale, nonostante il contesto geopolitico ancora molto incerto nel prossimo biennio le imprese italiane dovrebbero registrare una ripresa dei fatturati in termini reali (+1,2% nel 2025 e +1,4% nel 2026, portando così la crescita a +1,7% rispetto al 2023). Questo grazie alla ripresa delle esportazioni e dei consumi nazionali, al contrario del 2024 che ha visto decelerare il sistema produttivo e flettere i ricavi (-0,9%), soprattutto nel sistema moda e nell’automotive.
Ci sono però alcune incognite che destano preoccupazione: la ripartenza di esportazioni e consumi porterà nel prossimo biennio a un incremento di fatturato delle imprese italiane; tuttavia fattori come i dazi Usa, le decisioni di politica monetaria e un inasprimento delle tensioni internazionali potrebbero frenare la tendenza positiva.
Il modello di previsione prende in esame l’andamento di variabili sia macroeconomiche che geosettoriali. Due gli scenari proposti: quello base, il più probabile, che nonostante l’incertezza geopolitica vede una stabilizzazione dell’inflazione, un impulso positivo dai fondi del Pnrr destinati alle infrastrutture e la prosecuzione dell’allentamento della politica restrittiva della Bce; e quello peggiorativo, che considera un’eventuale escalation del conflitto in Medio Oriente e un nuovo acuirsi delle tensioni sui mercati energetici, con effetti negativi sulla politica monetaria, gli investimenti e i consumi.
In linea generale, comunque, nel considerare i vari comparti, le migliori performance riguardano l’informazione e comunicazione (+5,01% nel 2024, +3,85% nel 2025 e +3,57% nel 2026, portando la crescita dal 2023 a +12,95%); i servizi non finanziari, in particolare turismo e ristorazione (+3,61%, +2,90%, +2,41%, con una variazione di +9,17% nel triennio); la chimica e farmaceutica (+6,58% nel periodo 2023-2026); le aziende agricole (+5,67%) e i beni di largo consumo (+5,12%). In lieve ripresa distribuzione, logistica e trasporti, anche grazie alla crescita strutturale delle vendite online.
A livello più disaggregato, tra i settori con gli andamenti migliori nello scenario base figurano gli impianti da energie rinnovabili (+139,12% dal 2023 al 2026) e alcuni ambiti legati al turismo e alla ripresa dei viaggi, come l’ingresso in servizio di nuovi aeromobili (+28,79%), i trasporti aerei in generale (+25,78%) e quelli ferroviari (+21,92%).