Fatturazione elettronica, perché il rinvio è un autogol

by Andrea Lovelock | 20 Novembre 2018 9:32

Ci sarà un rinvio nell’introduzione della fatturazione elettronica dopo la pronuncia negativa del Garante per la privacy[1]? Sì, no, forse. Di fronte a una platea di oltre 150 agenti di viaggi al Grand Hotel Ritz di Roma, riuniti per il seminario promosso da Fiavet Lazio sulla direttiva pacchetti Ue e sull’e-fattura, la consulente fiscale dell’associazione, Caterina Claudi, ha fatto luce sui dubbi riguardo a un possibile slittamento, ricordando come fosse stata l’Italia stessa a richiedere l’ok all’Unione europea per l’introduzione anticipata del sistema rispetto alla scadenza di gennaio 2020 per gli altri Paesi membri.

«Sarebbe un autogol clamoroso per il nostro Paese decretare uno slittamento dopo aver fatto una simile richiesta – ha sottolineato la consulente – L’Agenzia delle Entrate, nonostante fosse a conoscenza di un’imminente pronuncia del Garante, ha più volte ribadito che l’operazione scatterà il 1° gennaio 2019. Nell’attesa è, dunque, consigliabile prepararsi per quella data, perla quale mancano meno di 50 giorni».

Di certo, però, le criticità sollevate dal Garante per la privacy, sono pesanti e degne di riflessione: la prima forte perplessità riguarda il fatto che questo enorme scambio di dati non riguarda solo i profili fiscali, ma anche le tipologie di servizi; e che non si tratta di un canale B2B, bensì di una modalità B2C che coinvolge direttamente il cliente. Inoltre, questo scambio avviene senza una palese autorizzazione di utilizzo di certi dati sensibili. La terza criticità riguarda il ruolo degli intermediari, coloro che metteranno a disposizione le loro piattaforme per scambiare i dati dalle aziende all’Agenzia delle Entrate: chi garantisce le aziende, e quindi le agenzie di viaggi, che tutti i dati trasmessi  non diventino un ghiotto tesoretto con preziosi risvolti commerciali? In altre parole che non vengano venduti? Di chi fidarsi?

Nel corso del seminario di Fiavet Lazio è emerso, ad esempio, che numerosi istituti bancari stanno letteralmente corteggiando le agenzie di viaggi, come altre tipologie di aziende, per offrire loro a prezzi stracciati la gestione della fatturazione elettronica. Il dubbio è che tale corteggiamento nasconda in realtà l’obiettivo di acquisire un patrimonio di dati sensibili.

Caterina Claudi ha, poi, ricordato le tre modalità per avviare l’efattura: l’emissione e la trasmissione contestuale può avvenire direttamente utilizzando il cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate, oppure via pec, o ancora affidandosi a un intermediario.

Due le avvertenze a cui le adv dovranno prestare la massima attenzione: la prima è che nessuna norma fiscale legata agli obblighi di emissione fattura è cambiata con l’introduzione del sistema digitale; la seconda è che la data di emissione delle efatture dovrà sempre collimare con la data di trasmissione.

Endnotes:
  1. pronuncia negativa del Garante per la privacy: https://www.lagenziadiviaggimag.it/fatturazione-elettronica-stop-del-garante/

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