by Andrea Lovelock | 22 Maggio 2024 15:15
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato, in una recente circolare, che non è possibile spostare in avanti il termine dei 12 giorni in caso di fattura immediata, anche se la scadenza ricorre in un giorno festivo. In caso di invio in ritardo scatta dunque l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa di riferimento.
Gli errori iniziali nella predisposizione e nell’invio telematico della fattura elettronica sono stati considerati in qualche modo fisiologici nel primo anno di applicazione, anche e soprattutto tenendo presente che si è trattato di una vera e propria rivoluzione[1], non solo tecnologica ma anche organizzativa.
Ad oggi invece non sono previste moratorie sul fronte della disciplina sanzionatoria. Previsto dall’AdE uno schema di regole, importi e possibilità di ravvedimento operoso delle sanzioni previste per il tardivo o errato invio della fattura elettronica, oltre che dei principali codice errore previsti.
Nello specifico, per violazione di registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’Iva, la sanzione prevista va da 250 a 2.000 euro. Per omessa o tardiva fatturazione elettronica o registrazione, la sanzione va dal 90 al 180% dell’imposta con importo di 500 euro. Per la violazione relativa a fatturazione elettronica e/o registrazione importi esenti, non imponibili, non soggetti a Iva o reverse charge, la sanzione va dal 5 al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro.
Infine per violazioni “solo formali” non sono previste sanzioni.
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