by Andrea Lovelock | 3 Maggio 2017 12:35
Il sommerso nella ricettività italiana, secondo Federalberghi, ha toccato livelli d’emergenza. Su elaborazione dei dati Istat, infatti, su quasi 1 miliardo di pernottamenti turistici nel nostro Paese, solo 400 milioni riguardano la ricettività certificata alberghiera ed extra alberghiera, mentre 600 milioni di presenze rappresentano l’enorme volume di business del sommerso.
A denunciarlo è stato il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, che in audizione alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, ha concentrato gran parte del suo intervento sulla cosiddetta “tassa airbnb” prevista dalla manovra-bis.
Nello specifico Nucara ha dichiarato «a dicembre il portale più famoso per locazioni brevi pubblicava in Italia circa 200mila annunci, mentre in Italia gli alberghi sono circa 30mila. Nel 70% dei casi si tratta di appartamenti interi e nel 60% di persone che mettono sul mercato più di un alloggio. A volte dieci o anche venti. Quindi non si tratta della “signora Maria” che affitta una stanzetta, ma siamo di fronte a ben altro fenomeno. Non è la guerra di grandi contro piccoli. Ma deve essere chiaro che lo spartiacque è tra chi paga le tasse e chi lavora in nero».
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