Federalberghi Lazio scende nuovamente in campo a sostegno di Federalberghi Viterbo dopo l’improvviso aumento del 90-100% dell’imposta di soggiorno, stabilito senza preavviso dall’amministrazione comunale viterbese il 31 dicembre scorso con decorrenza dal giorno successivo, nel pieno delle vacanze natalizie.
In una lettera ufficiale indirizzata al sindaco di Viterbo Giovanni Arena e agli assessori allo Sviluppo economico e al Turismo, Alessia Mancini e Marco De Carolis, il presidente di Federalberghi Viterbo Pier Luca Balletti ha ricordato i problemi operativi occorsi alle strutture ricettive lo scorso 31 dicembre, lo sconcerto dei clienti e le conseguenze negative del provvedimento sull’immagine della città.
“Peraltro, la richiamata, improrogabile esigenza del Comune di dover deliberare l’aumento entro 31/12/2018 – si legge nella nota di Balletti – non troverebbe fondamento, posto che il decreto del ministero dell’Interno del 7/12/2018 ha disposto il differimento dal 31 dicembre 2018 al 28 febbraio 2019 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2019/2021 da parte degli enti locali, i Comuni, le Province e le Città metropolitane che pertanto hanno tempo fino a tale data per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali per l’anno 2019”.
Ritendendo eccessivo l’aumento delle tariffe, Federalberghi Viterbo ribadisce la necessità di coinvolgere gli operatori in tutte le decisioni inerenti l’imposta di soggiorno e chiede inoltre l’istituzione di una consulta comunale sul Turismo, cioè di un organismo di coordinamento che assuma decisioni ragionate in materia di accoglienza con adeguata rappresentanza di albergatori.
Tra le altre richieste rivolte dal presidente Balletti a sindaco e assessori, la revisione del Regolamento dell’imposta di soggiorno a partire dal 2020, la fornitura di relazioni dettagliate sulla destinazione dei fondi raccolti attraverso l’imposta dal 2015 e la redazione di un piano di marketing sulla destinazione futura dei fondi stessi, la definizione di un piano di controlli anti abusivismo sul territorio e interventi riguardanti l’informazione, la logistica e la promozione legate al turismo.