Federalberghi Roma: “Autunno positivo, ma non basta”

17 Novembre 11:23 2021 Stampa questo articolo

Numeri confortanti anche per la stagione autunnale, ma perdura la crisi: questo il sentiment degli albergatori della capitale espresso nel corso della 71ª assemblea annuale di Federalberghi Roma, presso il Parco dei Principi Grand Hotel. La manifestazione ha avuto luogo in forma privata, ma prima dell’inizio dei lavori gli albergatori hanno incontrato il nuovo assessore al Turismo, Grandi eventi e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato, che ha portato loro il saluto ufficiale del neoeletto sindaco Roberto Gualtieri.

L’annuale appuntamento tra gli associati è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’ultimo periodo e indicare le prospettive future del turismo romano: secondo i dati forniti dall’Ebtl (Ente Bilaterale Turismo del Lazio) il bimestre settembre/ottobre 2021 ha fatto registrare circa 930.000 arrivi e 1.885.000 presenze negli hotel della Capitale, a fronte dei 396.267 arrivi e 812.817 presenze del corrispondente bimestre del 2020; con una crescita rispettivamente del +134,69 % e del +131,91%.

Per comprendere il dato va però sottolineato che nello stesso periodo del 2019, prima della pandemia, gli arrivi erano stati ben 2.668.044 e le presenze 6.173.433; numeri che indicano un settembre/ottobre 2020 in calo rispettivamente del -65,14% e del -69,47% rispetto a quello precedente e ridimensionano così notevolmente l’apparente ripresa attuale.

«Le odierne percentuali vanno lette con estrema attenzione, perché partivamo da dati talmente bassi che realisticamente ora non è il caso di essere trionfalisti – ha commentato il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli – Si tratta di una crescita fisiologica legata al calo dell’emergenza. Purtroppo l’incertezza sul futuro permane a causa dei segnali contrastanti che arrivano dall’Europa e da alcune zone d’Italia, dove si parla nuovamente di chiusure e colori rallentando il nostro settore ed esponendolo a prenotazioni sempre più all’ultimo momento.

Roscioli ha aggiunto che «a Roma, circa 380 alberghi su 1.200 restano chiusi e la crisi non può dunque dirsi superata, ma siamo di fronte a una grande, forse irripetibile occasione per cambiare il corso della nostra storia turistica. Se gli ultimi 10 anni hanno visto la Capitale in crisi su tanti nodi fondamentali come il decoro, i rifiuti, la sicurezza e la mobilità, ora abbiamo l’eccezionale opportunità di utilizzare i fondi stanziati per il Giubileo e il Pnrr e all’orizzonte appuntamenti come la Ryder Cup 2023 e, se andrà bene, l’Expo 2030. L’amministrazione entrante ha il compito di non lasciarsi sfuggire questa chance per invertire una rotta di declino che pareva ineluttabile: ci aspettiamo che faccia rinascere Roma e la faccia tornare la Capitale d’Italia e il traino turistico di tutto il Paese».

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