Federalberghi sul decreto Ristoro: «Fondi anche per alberghi e terme»
Federalberghi annuncia la richiesta al governo di includere hotel e terme nel fondo perduto previsto nel decreto Ristoro, una misura che l’esecutivo Conte sta varando per rispondere alle nuove chiusure e restrizioni annunciate nel dpcm dello scorso 25 ottobre. Secondo le ultime indiscrezioni, però, nel decreto Ristoro non ci sarebbero fondi per il settore turistico, di conseguenza l’associazione va all’attacco del governo.
«Gli albergatori sono con il fiato sospeso. Comprendiamo le sofferenze e il grido di dolore lanciato dalle altre componenti della filiera turistica, con le quali condividiamo un’amara sorte – sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca nella nota dell’associazione – Ma non potremmo comprendere un trattamento discriminatorio che finirebbe con il penalizzare la categoria che più di tutte ha subito le conseguenze dei provvedimenti restrittivi, che hanno via via ristretto tutti i flussi turistici, con blocchi alle frontiere, viaggi sconsigliati, trasporti pubblici ridotti, eventi annullati e chi più ne ha più ne metta».
Bocca rammenta, infine, che «sia pur in assenza di un ordine di chiusura, ci sono alberghi fermi dal mese di marzo. E molti di coloro che a giugno o a settembre hanno provato a riaprire si sono dovuti arrendere. Ci auguriamo pertanto che le indiscrezioni circolate ieri sera risultino infondate e chiediamo che il consiglio dei ministri includa a pieno titolo le imprese turistico ricettive e termali tra i destinatari del contributo a fondo perduto».