Federalberghi Torino, il rilancio passa dai grandi eventi
Si respira un’aria di ottimismo all’assemblea annuale di Federalberghi Torino. Dopo due anni di sofferenze economiche e stop-and-go dovuti alla pandemia, finalmente si intravede una decisa ripartenza. Nei primi cinque mesi dell’anno l’occupazione alberghiera per le strutture torinesi è stata lenta ma progressiva. Si è infatti attestata su una media del 55%, con il solo mese di maggio che, grazie al susseguirsi di due grandi eventi come Eurovision e Salone del Libro, ha sfiorato i livelli del 2019, quando l’occupazione delle camere era del 70%. Segnali positivi, che gli albergatori sperano si consolideranno in autunno, quando Torino tornerà a essere sede di eventi internazionali come il Salone del Gusto, le Nitto Atp Finals e Artissima.
«Ora si guarda al futuro – afferma Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – è il momento di progettare i prossimi dieci anni di turismo a Torino e costruire un modello di governance sinergica che coinvolga tutti gli attori del turismo e dell’accoglienza. In questi due anni è emerso il ruolo imprescindibile degli albergatori come motori del cambiamento. Questa città ha dimostrato di essere una meta turistica a tutti gli effetti, capace di ospitare eventi di caratura internazionale, ora la sfida è dare continuità a questo trend, portando Torino a registrare un incremento del 50% dei flussi turistici entro il 2030, consolidando il posizionamento tra le principali città d’arte italiane».
Per farlo, oltre alla governance – ha aggiunto Borio – servono proposte turistiche integrate a livello locale e regionale, investimenti su infrastrutture e trasporti, sostegni alla categoria, snellimento della burocrazia, una programmazione spalmata su tutto l’anno e pluriennale, che porti a una destagionalizzazione del turismo e a intercettare tutti i tipi di turismo, dal leisure al business, dall’enogastronomia agli eventi internazionali.
Su questa visione concorda anche Domenico Carretta, assessore allo Sport, Grandi Eventi e Turismo del Comune di Torino, secondo cui «bisogna sfruttare il grande evento per costruire una narrazione della città che vada al di là della sola manifestazione per costruire strategie, lavorando con gli attori principali e le associazioni di categoria. Inoltre, Torino dovrebbe puntare maggiormente al comparto fieristico e congressuale, è necessario che il pubblico entri di diritto in questo settore».
Sulla necessità di fare sistema si è soffermato anche Franco Gattinoni, presidente Fto e del Gruppo Gattinoni, tour operator ufficiale delle Nitto Atp Finals: «Quando abbiamo deciso di fare un investimento importante su Torino abbiamo visto una città dal potenziale enorme, che merita di più, ma deve fare più sistema. Il futuro di Torino è sugli eventi di ogni dimensione, non solo grandissimi, e sul turismo legato al business. Per le Nitto Atp Finals bisognerebbe fare maggiore promozione per offrire di più, non solo il tennis, perché le prenotazioni sono ancora troppo sotto data».
L’assemblea Federalberghi Torino è stata anche l’occasione per rilanciare la piattaforma tecnologica Hotel del Futuro, presentata da Luca Caneparo, direttore Laq-Tip Politecnico di Torino. Un progetto che ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza sull’albergo del futuro, realizzare progetti pilota di strutture alberghiere innovative, promuovere imprenditorialità a supporto delle attività alberghiere anche attraverso strumenti finanziari innovativi come la Piattaforma finanziaria Hotel Futuro che finanzia progetti di ospitalità turistica tramite bandi con durata triennale della Regione Piemonte che dovrebbero partire tra circa 6 mesi.