Siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del settore turismo. Lo scorso 16 marzo FederTerziario, FederTerziario Turismo e Ugl, con l’assistenza tecnica di Ancl hanno raggiunto l’intesa su un contratto che accoglie le esigenze del momento segnalate da sindacati e associazioni: flessibilità, bilateralità, innovazione e formazione.
L’obiettivo del nuovo accordo è infatti quello di incentivare la qualificazione professionale e allo stesso tempo migliorare la qualità dei servizi, per una maggiore competitività delle imprese e delle persone.
«Il nuovo Ccnl accorda per la prima volta le necessità di flessibilità organizzativa delle imprese con il diritto alla fruizione del tempo libero e alla valorizzazione professionale dei lavoratori – ha detto Enzo Carella, presidente di FederTerziario Turismo – In tal senso si muovono due importanti novità come la possibilità di frazionare la fruizione dei periodi di ferie e l’avanzamento al 6° livello di minimo retributivo per le risorse aziendali. Il contratto mette a disposizione una serie di servizi di welfare bilaterale che, oltre a fornire strumenti di crescita per imprese e lavoratori, possono favorire la creazione di un clima aziendale sereno e produttivo».
Nello specifico, il contratto si muove lungo direttive fondamentali per rafforzare le prospettive di medio periodo delle imprese grazie a strumenti quali: apprendistato in cicli stagionali, ampliamento del concetto di stagionalità, lavoro intermittente, flessibilità dell’orario di lavoro, banca ore.
Sono poi previste nuove ipotesi di assunzione di lavoratori a termine di durata superiore a 12 mesi per giovani di età inferiore a 29 anni soggetti di età superiore ai 45 anni, cassintegrati, percettori del reddito di cittadinanza, disoccupati o inoccupati da almeno 8 mesi e donne residenti in luoghi con una bassa occupazione femminile.
È cambiato il concetto di stagionalità, sganciato dalla necessaria chiusura annuale, ed è stata introdotta la previsione del “part time ciclico” che consentirà alle imprese di gestire e qualificare al meglio le proprie risorse.
Le tabelle salariali prevedendo un incremento contributivo medio del 5% per tutti i livelli salariali e una retribuzione di primo ingresso per favorire quei lavoratori non specializzati o senza alcuna esperienza professionale.