Nell’Anno del Cibo proclamato dal Mibact, i numeri del turismo enogastronomico registrano un record dietro l’altro. Nel 2017 le presenze nelle strutture ricettive italiane motivate dal food, sono state di oltre 110 milioni, «il doppio rispetto al 2016, per una spesa che ha superato i 10 miliardi. Ma soprattutto il 57% dei turisti stranieri, sempre nel 2017, ha scelto di venire in Italia mosso dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione». È quanto dichiarato dal presidente di Federturismo Confindustria, Gianfranco Battisti, in occasione del convegno “Vini, viaggi e viti”, organizzato a Pietrarsa dalla Fondazione Fs, in collaborazione con Federturismo e Arb.
«Il nostro Paese – ha osservato Battisti – ha un incredibile patrimonio agroalimentare ed enogastronomico che può trasformarsi in un potente driver di promozione turistica. Il cibo è vissuto, a livello internazionale, sempre più come cultura ed esperienza da condividere, attraverso la quale entrare in contatto con un luogo, in modo più immediato. Per questo le destinazioni turistiche hanno compreso l’importanza di riadattare la propria offerta sviluppando visite nelle aziende agricole e vitivinicole, organizzando eventi enogastronomici e itinerari del gusto».
Anche alla luce di questo, secondo il numero uno di Federturismo, «la volontà di accorpare in un unico ministero agricoltura e turismo e le prime dichiarazioni del ministro Centinaio vanno nelle direzione giusta della valorizzazione delle eccellenze del nostro Paese per una promozione sinergica del made in Italy».