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Federturismo: «Il travel cresce in un’economia che rallenta»

marina_lalli

Il settore turistico italiano continua a mostrare una crescita significativa, nonostante il rallentamento generale dell’economia, sostenuto da servizi, ma frenato da tassi alti. A dirlo è Federturismo, che riporta i recenti dati del Centro Studi di Confindustria, giunti a pochi giorni di distanza dalla revisione del Pil operata dal Fondo monetario internazionale.

A maggio, la spesa dei turisti stranieri in Italia ha registrato un incremento del 13,2% rispetto al 2022, e il flusso di passeggeri negli aeroporti italiani nel secondo trimestre del 2023 ha superato i livelli del 2019. Nonostante un lieve calo dell’indice Pmi a 52,2 a giugno da 54, i dati di luglio mostrano una rinnovata fiducia nelle imprese di servizi, tornando ai livelli di aprile.

«Nonostante l’attuale scenario economico complesso e l’aumento del costo del credito, il turismo si afferma come settore chiave per l’economia italiana – commenta la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – L’incremento della spesa dei turisti stranieri e il ritorno del traffico aeroportuale ai livelli pre pandemia sono indicatori della resilienza del nostro settore. Continueremo a lavorare a stretto contatto con le imprese del settore per superare gli ostacoli attuali e promuovere l’Italia come destinazione turistica di alta qualità, fondamentale per guidare la ripresa economica del Paese».

Sulla crescita del turismo in Italia si era pronunciato anche il Wttc, mentre Demoskopica ha di recente pubblicato la sua indagine su un’estate che, nonostante i rincari, ha registrato un grosso aumento dei viaggiatori, come certificato anche dall’Enit.

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