Un piano di aiuti a lungo termine per l’industria turistica che, ad oggi, ha perso circa 70 miliardi di euro: è quanto invocato da Federturismo nel corso di un’audizione sulla legge di Bilancio. Per il presidente Marina Lalli, gli operatori del settore dovranno affrontare mesi molto delicati.
«Per salvaguardare la sopravvivenza delle migliaia di imprese che rischiano di scomparire da qui al prossimo anno, con conseguenze inimmaginabili per l’occupazione e l’economia di interi territori – osserva Lalli – chiediamo che questa volta i ristori arrivino in tempi rapidissimi e siano davvero adeguati al sacrificio che si sta chiedendo a tutti: imprese e lavoratori».
Con riferimento al fondo per il sostegno alle attività produttive più colpite dalla pandemia, che dovrebbe contare su uno stanziamento di 4 miliardi, per Lalli «è cruciale lavorare su progetti di lungo periodo e non soltanto in una logica emergenziale che rischia, come già accaduto, di non considerare intere filiere che, nonostante non siano chiuse per decreto non stanno comunque lavorando».
Federturismo apprezza il capitolo dedicato alle misure di liquidità e ricapitalizzazione delle imprese, in particolare la proroga delle moratorie, il rafforzamento delle garanzie Sace, e il rifinanziamento dei crediti d’imposta. Ma Lalli sottolinea che «restano totalmente assenti gli interventi per il mondo aeroportuale per il quale sarebbe opportuno istituire un fondo di compensazione». Senza dimenticare il tax free shopping, messo in ginocchio dall’assenza di turisti stranieri.
«Anche la previsione della proroga fino al 31 marzo 2021 dei contratti a termine senza causale, seppur apprezzabile – puntualizza la presidente di Ferdeturismo – appare troppo restrittiva e limitata per il nostro settore che per la ripartenza, essendo tipicamente stagionale, ha bisogno di una maggiore flessibilità nell’uso della forza lavoro temporanea. Sarebbe, inoltre, auspicabile che la proroga dell’ecobonus al 110% venisse estesa anche agli immobili strumentali all’attività d’impresa».
Infine, Lalli evidenzia che «per le misure a sostegno della liquidità delle imprese, alla luce del nuovo limite di aiuti previsto dal Temporary Framework a 3 milioni di euro, sarebbe fondamentale poter contare su periodi di ammortamento più lunghi».