Prenotare un hotel, una crociera, comprare un biglietto aereo e perfino un volo nello spazio usando criptovalute. È una delle direzioni che sta prendendo il mondo del turismo, in fase di lento rilancio e sempre più in versione hi-tech, che si tratti di vacanze in Italia – oggi chiaramente gettonatissime – o di viaggi europei o long haul.
Di esempi ormai ce ne sono tanti. A partire da Travala con le prenotazioni alberghiere e fino a Booking, che attraverso una collaborazione con Maps include anche un wallet digitale così da garantire un cashback sulle prenotazioni. Restando nel campo dell’ospitalità, un altro caso emblematico è quello di Pavillon, Gruppo internazionale di boutique hotel che accetta pagamenti in criptovalute.
«Bitcoin, e altre criptomonete, sono molto più accettate come mezzo di pagamento di quello che si tende a pensare – ha commentato Gianluca Grossi di Criptovaluta.it – Già da tempo possiamo acquistare servizi online di qualunque tipo, con intermediari specifici o meno, senza perdere nulla nella transazione e alla stessa velocità o quasi delle carte di credito. Un sistema che è più sicuro e che non mette a repentaglio il denaro che abbiamo sul conto corrente».
Oltre all’hotel è possibile comprare anche un biglietto aereo in criptovalute. Il sito web AlternativeAirlines permette di accedere a tutti i principali vettori del mondo e di saldare il pagamento del biglietto in Bitcoin e in poche altre criptovalute.
«L’agenzia di viaggi online BTCTrip, l’equivalente di Lastminute o Expedia – ha proseguito Grossi – accetta pagamenti in criptovalute, stessa cosa per l’ungherese More Stamps Global, l’australiana WebJet Exclusive, che garantisce voli e crociere.
Per acquistare direttamente dalla compagnia aerea c’è poi AirBaltic, che già dal 2014 accetta pagamenti in Bitcoin e di recente ha annunciato di aver allargato il suo menù per pagamenti in criptovalute».
Anche Surf Air da qualche anno accetta pagamenti in Bitcoin, ed Ethereum per i suoi servizi di abbonamento mensili. Per giungere alla britannica Berkeley Travel, specializzata in viaggi di lusso, e Virgin Galactic di Sir Richard Branson.
Infine, però, resta un nodo da scogliere per i critpo-vacanzieri, ovvero quello dei micropagamenti. «Qualcosa si sta muovendo – ha aggiunto Grossi – Ad esemprio a El Salvador.Tanti altri Paesi potrebbero seguire la sua scia, in particolare in quelle aree geografiche dove una parte rilevante della popolazione è ancora unbanked».