by Adriana De Santis | 27 Settembre 2024 12:00
È una scommessa vinta la tratta dell’Albula, lanciata nel 2023 come alternativa, sullo stesso tipo di treno, a quella del mitico Bernina[1]. Erano i tempi della delicata problematica dei disservizi causati dall’overbooking del Trenino Rosso in conseguenza dei due anni di stop per il Covid.
«Un successo professionale la seconda tratta della Ferrovia Retica, stupenda e anch’essa Patrimonio Mondiale Unesco, con risultati incredibili già quest’anno. Ma la soddisfazione personale è quasi superiore, provo una fiducia enorme nell’Albula», confida Enrico Bernasconi, rappresentante per l’Italia della Ferrovia Retica e deus-ex-machina della nuova proposta, pensata nel 2022.
I riscontri oggi sono solo positivi: la linea piace e prende sempre più piede, con viaggi di tante famiglie e oltre 100 gruppi, anche con pullman, che hanno a disposizione un maggior numero di carrozze rispetto al Bernina, per via della minore pendenza del tragitto che collega la storica capitale dei Grigioni, Coira, a St. Moritz.
Il paesaggio, poi, è da favola, più dolce di quello estremo alpino attraversato dal Trenino Rosso, nonostante il tragitto, come da Tirano, salga sempre da 500 metri fino ai 1.800.
“«La tratta è diventata una destinazione in sè, di valore, con punti forti come il grado superiore d’ingegneria, perché il treno sale elicoidale», spiega Bernasconi. Viaggia cioè, girando su se stesso, come su un cavatappi, più spesso in galleria. E più si sale più la vallata si abbassa e si allarga, e quando si esce dal tunnel si vede lo stesso panorama, binari sotto compresi, ma con vedute diverse. Accade, ad esempio, nei pressi del pittoresco paesino di Bergün, a metà strada tra Coira e St. Moritz, sullo spettacolare viadotto Landwasser, il ponte in pietra a 6 archi e alto 70 metri che svetta sulla profonda gola in cui scorre l’omonimo torrente.
Dall’estate 2025, poi, le attrazioni dell’offerta turistica del Landwasser Welt renderanno l’Albula una destinazione di grande livello, completa, con la natura a dominare il paesaggio e le tante proposte di passeggiate, contatti con il territorio, soste in fattoria ed enogastronomia.
Una bella sorpresa il successo dell’Albula, che si affianca al grafico da sogno che da anni continua a contraddistinguere il Bernina. In 20 anni una crescita del + 500% e una richiesta che ancora supera la reale disponibilità di posti. Con in via di smaltimento le lunghe liste d’attesa dei viaggiatori rimasti fermi e sommatisi ai nuovi, il treno viaggia sempre con il massimo di prenotazione dei gruppi, sempre pieno nei giorni festivi e nei weekend anche ora e fino a ottobre 2025.
«Allorquando – annuncia Bernasconi – dovremmo riuscire a tornare a gestire le richieste dell’anno in corso con il nostro solito servizio. All’orizzonte, da fine 2026, anche l’obiettivo di inserire gradualmente più treni, uno ogni mezzora invece che ogni ora come adesso. Ci sono ancora difficoltà, chiediamo comprensione, ringraziamo, ma vediamo il sereno».
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