Risorse pari a 3,4 miliardi di euro. È il maxi intervento per il completamento della linea ferroviaria veloce tra Palermo e Catania, condotto dal Gruppo Fs con la sua società Rete Ferroviaria Italiana, approvato dalla Banca Europea degli Investimenti. Una disponibilità finanziaria che si affianca al miliardo e 400 milioni provenienti dal Pnrr e consolida il percorso di ammodernamento della rete ferroviaria siciliana. La presentazione dell’accordo il 14 marzo, alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, e della vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Gelsomina Vigliotti, e dell’ad di Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris.
Un’operazione finanziaria totalmente innovativa in Italia nel settore delle infrastrutture, che combina un finanziamento diretto allo Stato con un sostegno agli istituti di credito, chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nel facilitare l’implementazione dei progetti infrastrutturali di grandi dimensioni.
Il completamento dei lavori permetterà di ridurre di circa un’ora i tempi di viaggio tra le due città. I treni, sia merci che passeggeri, viaggeranno fino a una velocità di 200 km orari. Le risorse stanziate saranno destinate, in particolare, agli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania, 226 km, nella tratta Fiumetorto-Bicocca.
Sempre nell’ambito del Pnrr, Rete Ferroviaria Italiana ha chiuso il 2022 con il lancio di 6 gare da 6 miliardi totali in Sicilia, che quest’anno permetteranno di aprire tutti i cantieri della Palermo-Catania-Messina.
«La Palermo-Catania, insieme alla Catania-Messina e al Ponte sullo Stretto – osserva Ferraris – sarà un segmento imprescindibile di un progetto europeo di più ampio respiro, quello del Corridoio di trasporto che unisce nord e sud Europa, il cosiddetto Corridoio Scandinavia-Mediterraneo. Per la Sicilia rappresenterà un volano di sviluppo economico e turistico, un’infrastruttura moderna, rispettosa dell’ambiente».