Quest’anno la decima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio – nato a Roma nel 2008 e promosso da Società Geografica Italiana, che nel 2017 celebra il 150° anniversario della sua fondazione – si moltiplica in tre regioni diverse ed è dedicato al racconto del mondo. Tema impegnativo, così come molto articolati si prospettano i tavoli di lavoro dedicati all’offerta turistica, previsti nel corso della manifestazione.
Al direttore del festival, Simone Bozzato, abbiamo chiesto com’è nata l’idea di questi tavoli: «L’obiettivo è sempre stato quello di divulgare e approfondire le tematiche legate al viaggio. I tavoli tecnici, ma anche i laboratori e le passeggiate naturalistiche, rispondono proprio a questa seconda necessità di approfondimento, creando momenti di incontro tra istituzioni, esperti e realtà locali su temi inerenti al viaggio e più in generale al turismo sostenibile».
Quali sono i principali temi di quest’anno? «Nella manifestazione, che partirà da Ostuni, dall’8 al 10 settembre, con il supporto della Regione Puglia e di Puglia Promozione, si darà vita a tre diversi tavoli all’interno del Parco Regionale Naturale Dune Costiere». Il primo (venerdì 8 settembre, ore 11, Dolmen di Montalbano) sarà dedicato alla Regina Viarum e per l’occasione si riunirà lungo il percorso dell’Appia Traiana, nel Parco regionale naturale Dune costiere, uscendo così dalle sedi istituzionali e andando nei territori, provando a far collimare quanto si sta programmando nel faticoso percorso di valorizzazione dell’Appia Antica con le esigenze e necessità dei contesti e delle comunità locali. Coordinerà questo incontro la direttrice del tavolo ministeriale, Dora di Francesco, parteciperanno attivamente rappresentanti e funzionari delle Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia.
Il secondo tavolo (sabato 9 settembre, ore 12, Albergabici) sarà dedicato a Borghi e Paesi, anche questo nella prospettiva di far conoscere ai partecipanti gli orientamenti non solo ministeriali: 2017 anno dedicato ai Borghi, ma anche delle associazioni e dell’accademia. Animeranno il tavolo Pippo Simone, Fabio Pollice, Ottavia Ricci e Serena Riglietti. Il terzo tavolo (domenica 10 settembre, ore 11, Masseria Brancati ) sarà invece dedicato a Vie e Cammini e vuole riprendere gli orientamenti del Board nazionale su Cammini degli itinerari, delle rotte, delle ciclovie, che siede in Società Geografica Italiana, anticipando l’uscita del volume Verso Sud in una prospettiva di sistematizzazione della terminologia tecnica che insiste su vie, itinerari, percorsi e cammini e soprattutto cercando di dare risposte a coloro i quali si vogliono misurare nella creazione e gestione di un itinerario culturale. Il tavolo vedrà la partecipazione di Federico Massimo Ceschin, Gaia Ferrara, Massimo Andreoli e le testimonianze di Matteo Ciavarella, Don Lucio Ciardo e Paul Cappelli.
Bozzato ha poi enfatizzato la presenza del Mibact, che per la prima volta è coinvolto nella manifestazione: «Il Mibact è ospite sin dalle prime edizione del Festival, ma certamente avere la presenza del tavolo ministeriale ad Ostuni e in altri tavoli di rappresentanti governativi e della società civile è un valore per la manifestazione e risponde alla necessità di informare e far partecipare i cittadini attivamente ai processi decisionali».
Sui risultati che ci si aspetta da questi incontri operativi, Bozzato è molto esplicito: «In questa prima edizione a Ostuni vorremmo provare a creare le condizioni per misurarci con un contesto turistico maturo, in una prospettiva che possa rafforzare, attraverso la letteratura di viaggio e con l’approfondimento alle tematiche del viaggiare, la comunità locale al tema del turismo ambientale e culturale. Il nostro festival ha sempre trovato un suo organico posizionamento nel proporre, attraverso incontri, mostre, narrazioni di viaggio, cercando così di stimolare i tanti partecipanti a misurarsi con l’esperienza del viaggiare. Se si riuscisse a declinare questa filosofia del viaggiare anche a Ostuni e dunque a fornire ai partecipanti strumenti ed esperienze sulla cultura del viaggiare, come avvenuto negli ultimi 10 anni a Roma, il festival assolverebbe alla funzione di promotore di esperienze territoriali e paesaggistiche di qualità».
Infine sul coinvolgimento dell’industria del viaggio organizzato, Bozzato non ha dubbi: «Il rapporto con il tour operating è imprescindibile, tanto è che già in edizioni precedenti sono stati coinvolti t.o., enti del turismo e agenti di viaggi grazie a serate dedicate al trade. Il pieno coinvolgimento di tutti gli attori, a cominciare dagli operatori turistici, è condizione fondamentale per la riuscita del festival. Viviamo una fase storica dove si è ben compreso il valore di far rete, la difficoltà sta nel creare reti solide e organiche sulle quali e nelle quali far confluire politiche di sviluppo: il festival si pone in questa prospettiva ed è sempre aperto a nuove forme di collaborazione».