Dura presa di posizione di Fiavet nel corso dell’incontro con i vertici dell’Enac. La presidente della federazione Ivana Jelinic ha ribadito che “le compagnie aeree devono rimborsare alle agenzie quello che le agenzie rimborsano ai clienti”. L’impegno di Fiavet sulla questione dei rimborsi della biglietteria aerea è stato riaffermato ai vertici di Enac, stigmatizzando il comportamento di talune compagnie aeree per il mancato rispetto delle normative vigenti.
«I vettori italiani sono tenuti a rifondere alle agenzie di viaggi la biglietteria che queste hanno rimborsato ai loro clienti, obbedendo alle disposizioni normative, sia per il turismo scolastico, sia per tutti gli altri casi straordinari derivanti dalla situazione creatasi con la diffusione del Covid-19 – prosegue la presidente – Se ciò non bastasse, il decreto legge 9 del 2 marzo scorso obbliga anche le compagnie aeree straniere a rimborsare il dovuto, come gli altri vettori italiani, in rispetto della regolamentazione internazionale che Fiavet stessa ha evidenziato presso le istituzioni prima dell’emanazione del decreto stesso, e che è stata, effettivamente, recepita».
La presidente di Fiavet ha fatto osservare ai vertici dell’Enac che, soprattutto le compagnie low cost, non stanno adempiendo a questi rimborsi, appigliandosi a cavilli e procrastinando i pagamenti dovuti, ricordando inoltre che la federazione negli ultimi anni ha insistito sulla necessità di estendere il fondo di garanzia anche alle compagnie aeree e in questo caso avrebbe fatto sicuramente la differenza.
«La logica vuole – ha sottolineato Jelinic – che non si finisca tutti in tribunale con dispendi inutili di tempo e denaro da parte di tutti, agenzie, vettori, istituzioni, perché esistono dei decreti molto chiari, sia per la sospensione di alcune attività, sia per i rimborsi. Auspico quindi un senso di responsabilità di tutte le parti sociali che porti a soprassedere, in questa particolare gravissima situazione di emergenza, da azioni di lobby per far modificare, in sede di conversione, l’attuale testo del decreto legge.
L’obiettivo di Fiavet è «quello di far rispettare una legge che c’è alle compagnie aeree che seppur straniere, hanno diverse basi in Italia, e anzi, spesso hanno ricevuto contributi da enti territoriali per aprire rotte in scali che volevano sviluppare destinazioni turistiche e sono state sostenute da agenzie di viaggi fino a un mese fa, in queste scelte», ha concluso.
Enac, che ha già accolto le istanze di Fiavet con una prima circolare in cui si sollecitava esplicitamente i vettori a rispettare le disposizioni, ha assicurato che si impegnerà ancora una volta con una posizione netta, per ribadire le normative vigenti da decreto legge e per cercare, in questa situazione già molto difficile per tutta la filiera del turismo, una mediazione serena con le agenzie di viaggi.