Un gruppo di lavoro sul turismo scolastico. È quanto creato da Fiavet, che ha affidato il coordinamento della task force al presidente della delegazione regionale della Sicilia, Giuseppe Ciminnisi.
Al gruppo hanno aderito tutte le Fiavet regionali, nessuna esclusa, con la partecipazione di Ialca, l’associazione degli agenti e dei consulenti linguistici guidata da Pina Foti.
Alla prima riunione erano presenti tutti i delegati che hanno evidenziato alcune tematiche urgenti da affrontare a livello istituzionale. Tra queste al primo posto tutti convergono nell’esigenza basilare di omologazione normativa. “Occorre una regolamentazione nazionale sulle procedure che riguardano il turismo scolastico che non vari di regione in regione, anche per una competitività paritaria tra agenzie di viaggi”, scrive Fiavet.
Inoltre, si chiede che il turismo scolastico esca dal meccanismo degli appalti pubblici perché le agenzie che partecipano ai bandi scolastici sono costrette a procedure burocratiche farraginose e alla produzione di documenti che poco hanno a che vedere con le escursioni.
Infine, le adv denunciano l’impasse in cui si trovano per il rimborso dovuto agli istituti scolastici per i mancati viaggi delle classi appartenenti all’ultimo anno. “Se non c’è la possibilità del voucher non è comunque possibile che le agenzie si facciano carico della liquidità non rimborsata dalle compagnie aeree che sottostanno a una legislazione non italiana – afferma Fiavet – In più le imprese ritengono che la proroga dei voucher sia, nel caso del turismo scolastico, da estendere oltre i 18 mesi. La diminuzione dei soggiorni studenteschi è infatti annunciata e dettata da vari fattori legati alla maggiore incertezza economica e attenzione alla sicurezza delle famiglie. A questo si deve aggiungere che il distanziamento sociale e la sanificazione ha fatto modificare le tariffe alberghiere, cambiando il prodotto e il suo costo”.