Fiavet in Senato: «Valorizzare le agenzie di viaggi»

10 Maggio 12:21 2023 Stampa questo articolo

Audizione in Senato per il turismo organizzato e per Fiavet, che attraverso il suo legale Federico Lucarelli è intervenuta per focalizzare l’attenzione sulle agenzie di viaggi, un comparto in cui ricadono 8mila aziende italiane e che l’associazione rappresenta da sessant’anni.

“Con un giro d’affari nel 2022 di 9,3 miliardi, in calo rispetto ai 12,7 miliardi del 2019, le agenzie occupano 27mila addetti e dunque entrano a pieno titolo nelle scelte del Piano Strategico del Turismo 2023-2027 – si legge nella nota di Fiavet a margine dell’audizione – Ciò che serve al turismo non è disincentivare l’intermediazione ma valorizzarla nella sua professionalità, nella capacità di produrre volumi ancora molto importanti e di costituire quella rete che proprio il Piano invoca come insostituibile collante di affidabilità tra domanda e offerta”.

Secondo Fiavet le agenzie di viaggi uniranno il loro servizio di assistenza al viaggiatore con migliori performance nella  comunicazione, nel marketing e nella commercializzare attraverso il digitale, e grazie anche a una formazione tematica orientata. «In particolare – dichiara Federico Lucarelli -–in riferimento all’intermediazione dei servizi turistici  “esperienziali” occorre garantire che il Tourism Digital Hub sia di supporto all’economia del turismo e che non si creino, come successo in passato in alcune Regioni, situazioni di sovrapposizione tra le competenze delle dmc e dmo e le attività commerciali».

Inoltre, Fiavet si è soffermata sulla necessità di prendere in maggiore considerazione il «trascurato turismo outgoing, un’importante fetta di fatturato per l’Italia».

Così come è caldo il tema relativo al turismo scolastico, «un’importante segmento del turismo organizzato per cui non c’è nessun intervento all’interno del Piano Strategico. Fiavet insiste per l’uscita dal Codice degli appalti pubblici per questo specifico settore che necessita di una normativa autonoma, proprio per il suo modus operandi», spiega Lucarelli, secondo cui per i trasporti è necessario istituire fondi di garanzia in caso di fallimento delle compagnie, o di comportamenti scorretti in occasione di overbooking. I fondi dovrebbero essere finanziati recuperandoli da percentuali sugli incassi di biglietteria dei vettori o con sanzioni da parte di Enac o Antitrust, come avviene per le altre aziende del turismo organizzato.

Va aggiornato anche il Codice del Turismo, fermo al 2011,«in particolare soffermandosi sul portale Infotrav del ministero, database pubblico di riferimento per i consumatori, che dovrebbero poter verificare le agenzie di viaggi abilitate. Si potrebbe dotare ogni agenzia di un Codice Univoco Nazionale identificabile tramite Qr code per facilitare le vendite tramite canali non abusivi», conclude il legale.

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