Dalla cassa integrazione in deroga almeno fino a fine anno alla creazione di un fondo strutturato emergenziale per il turismo, con un sostegno a fondo perduto ritenuto inevitabile. Sono le linee guida tracciate da Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, in audizione al Senato presso la commissione Commercio e Turismo. Un appuntamento utile a ribadire lo stato di crisi del settore, «che deve assolutamente evitare il collasso e ricordando la centralità delle agenzie di viaggi, perché salvare loro equivale a mettere in salvo un settore intero, per poi tornare ad avere la potenza che si è sempre avuta (13% del Pil)».
Quanto al bonus vacanze, contemplato nel decreto maggio in arrivo, l’auspicio è che «sia spendibile anche nelle agenzie di viaggi, mentre per quanto riguarda il fatto di fungere da credito d’imposta questo mi lascia qualche perplessità – spiega la numero uno di Fiavet – La previsione di avere una detrazione per l’anno dopo non credo sia allettante per il viaggiatore».
Di assoluta importanza la divulgazione di regole precise per affrontare i prossimi mesi, «senza troppe illusioni su incoming e outgoing – prosegue Jelinic – Per via delle misure restrittive non credo che vedremo stranieri in Italia, così come credo che sia necessario ipotizzare mini aperture e corridoi: siamo ancora percepiti come un Paese ad alto rischio di infezione e in termini numeri, per quest’anno, possiamo recuperare il 10%».
Nonostante ciò, però, Ivana Jelinic – intervenuta anche a Milano Finanza Class Cnbc – conferma una timida ripresa della domanda: «i clienti stanno tornando a chiedere e a progettare le loro vacanze. Ci vorrà sicuramente del tempo, ma i segnali che cogliamo iniziano a essere nuovamente positivi. Tanto dipenderà dal governo, che deve garantire nell’immediato un aiuto alle imprese e da cui mi aspetto l’istituzione di una cabina di regia che comprenda la filiera del turismo per combattere sì la parte emergenziale ma per iniziare a pianificare a modo una ripartenza coordinata e congiunta».