Domenica scorsa, a 500 km di distanza da Zagabria, esattamente a Bologna, si sono ritrovati i vertici delle quattro associazioni regionali (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Campania) assenti al Consiglio nazionale Fiavet, tenutosi sabato mattina nella capitale croata. Una dimostrazione di dissenso totale nei confronti dell’attuale dirigenza della federazione, guidata da Ivana Jelinic, colpevole – secondo il presidente di Fiavet Lazio, Ernesto Mazzi – di «non voler dialogare» sui temi più caldi per la categoria.
Proprio su questo argomento, dal momento che a Zagabria alcuni consiglieri hanno lamentato l’assenza di una comunicazione interna che avrebbe potuto far scaturire una posizione nazionale sul caso, Mazzi ha fornito la sua versione: «Se la Nazionale ci avesse chiesto come ci si stava muovendo sul territorio riguardo al Piano stabilito dal Comune di Roma, l’avremmo informata nel dettaglio: avremmo detto che era stato fatto ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, entrambi bocciati, e che avevamo partecipato a un tavolo con altre 35 associazioni di settore (prevalentemente trasportatori), anche in questo caso – purtroppo – con riscontri negativi».
Nelle prossime ore le quattro associazioni regionali “dissidenti” renderanno pubbliche le conclusioni della loro riunione a Bologna.