Prima gli uni, poi gli altri. Per le fiere il governo ha deciso di anticipare il via libera al 15 giugno, mentre per convegni e congressi la data di riapertura è fissata al 1° luglio. Gli operatori si stanno già interrogando sul senso di un calendario differenziato e con date ravvicinate, come se quindici giorni facessero la differenza tra una fiera e un convegno ma, al di là delle perplessità, almeno ora ci sono finalmente due date certe.
Quello delle fiere e dei congressi è stato sicuramente tra i settori più colpiti dalle restrizioni causa Covid, con un crollo del 90% in termini di eventi, fatturato e presenze, tanto che l’industria si era riunita già un anno fa sotto il cappello del Manifesto #ItaliaLive. Il comparto, secondo i dati di Aefi e Fedecongressi&Eventi ha generato nel 2019, ovvero prima della pandemia, affari per 60 miliardi di euro. Solo le fiere coinvolgono ogni anno 200mila espositori e richiamano 20 milioni di operatori nazionali e internazionali. Mentre l’industria dei congressi e degli eventi aziendali genera un volume di affari di più di 65,5 miliardi per un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi e dà lavoro a oltre 570.000 persone.
Per questa tanto attesa ripartenza sono state anche definite le linee guida, in gran parte proposte dal vari governatori regionali, tra le quali primeggia la fissazione di limiti dei partecipanti a seconda della effettiva capienza degli spazi adibiti sia alle manifestazioni fieristiche, sia ai congressi.
Previsto anche il frazionamento delle fiere in più sedi distaccate, che dovranno comunque attenersi ai limiti numerici di espositori e visitatori a seconda delle dimensioni dell’area espositiva. E prevedendo, nel caso di desk, per incontri ravvicinati e contrattazioni, adeguati accorgimenti come ad esempio pannelli in plexiglass.
Inoltre, il distanziamento fisico – che sia frontale o laterale – dovrà essere di almeno 1 metro con mascherina e di almeno 2 metri senza mascherina. Mentre per le prenotazioni e i pagamenti dei biglietti d’ingresso viene suggerito l’utilizzo di piattaforme digitali, onde evitare code e file sia all’interno che all’esterno.
Ben definito anche il regolamento per la riapertura dei congressi e convegni: il distanziamento delle sedute è fissato a 1 metro sia laterale che per le file delle sale sottoposte a sanificazione prima e dopo lo svolgimento dell’evento. Così come il distanziamento fisico, sia frontale che laterale, dovrà essere di almeno 1 metro con obbligo di mascherina o di almeno 2 metri senza mascherina.