A Trieste l’assemblea degli azionisti di Fincantieri ha approvato quasi all’unanimità il bilancio 2017. L’esercizio è stato chiuso con un utile netto di 119,2 milioni di euro. I ricavi hanno superato i 5 miliardi di euro (+13% rispetto all’anno precendente) ed Ebitda a 341 milioni (+28%). Il risultato di esercizio corrisponde a 53 milioni (+279%).
Nel 2017 i nuovi ordini acquisiti sono stati pari a 8,6 miliardi euro (+31%), il carico di lavoro è stato pari a 26 miliardi, pari a oltre cinque anni di lavoro. L’indebitamento finanziario netto è stato di 314 milioni (615 a fine 2016).
L’assemblea ha anche deliberato di destinare l’utile netto a riserva legale (5%), alla distribuzione del dividendo pari a 0,01 euro per azione (16,8 milioni) e, la parte residua, a riserva straordinaria.
«Nel bilancio vedrete l’utile ridotto, mi dispiace per il dividendo, perché 40 milioni di euro li abbiamo dovuti pagare per risarcimento dei danni provocati dall’amianto», ha dichiarato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. «Siamo l’unico Paese al mondo con questo tipo di legislazione, che costringe un’azienda di oggi a risarcire gli eredi di chi lavorava per un’azienda di ieri», ha aggiunto. Chiaro, come fa notare l’Ansa, il riferimento a Italcantieri e ai processi per le vittime di amianto.