Fincantieri-Stx, c’è l’accordo. All’Italia maggioranza in prestito
Una maggioranza simbolica. Pare sarà questa la soluzione al caso Fincantieri-Stx che da mesi tiene banco sulle pagine dei giornali italiani e francesi. Sebbene sia in corso il vertice parigino tra Emmanuel Macron e Paolo Gentiloni durante il quale i due leader approveranno e sottoscriveranno l’accordo finale, ufficialmente ancora sconosciuto, le indiscrezioni sulla vicenda trapelate dalle colonne di Le Monde danno per certo un contratto che vedrà Fincantieri detenere il 50% dei cantieri Stx di Saint Nazaire, cui va aggiunto l’1% che lo Stato francese darà in prestito al Gruppo triestino per i prossimi 12 anni.
Di fatto, in cambio di questa percentuale in prestito, si prevedono appuntamenti regolari tra francesi e italiani per tutto il periodo dell’accordo: i due partner esamineranno lo stato della loro azienda comune nonché il rispetto degli impegni assunti da entrambe le parti. Se le promesse non verranno mantenute la Francia potrà recuperare l’1% e ritirare a Fincantieri il suo ruolo predominante. Il restante 50% (nella sostanza il 49) sarà infatti nelle mani dei francesi ripartito tra lo Stato, il gruppo pubblico militare Naval Group, tra il 10% e il 15%, e probabilmente una quota ancora minore ai fornitori dei cantieri.
Sembra inoltre che con questa soluzione Fincantieri avrà quattro consiglieri nel cda, lo stesso numero dei francesi, ma saranno italiani anche l’amministratore delegato e il presidente, che, vantando un voto di valore doppio, si rivelerebbe il vero asso nella manica in caso di parità tra i consiglieri. Nelle ultime ore grazie alle voci circolate su un accordo soddisfacente per il Gruppo triestino il titolo Fincantieri alla Borsa di Milano è in rialzo.