by Redazione | 8 Gennaio 2025 16:02
Dalla raccolta automatizzata della tassa di soggiorno[1] alla gestione delle key box[2], fino alla partecipazione ai tavoli di discussione sull’emergenza abitativa, sulla riduzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism[3]. Sono le proposte avanzate dal presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni, sugli affitti brevi[4], durante l’incontro con Jacopo Vicini, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze.
«È stato un incontro diretto, senza dissimulazioni – spiega Fagnoni – Le differenze di vedute restano e sono profonde, ma come associazione siamo soddisfatti di essere stati ricevuti e ascoltati per la prima volta dopo anni di silenzi e attacchi. Crediamo che la nostra esperienza possa essere valorizzata su alcune tematiche cruciali: ad esempio potremmo fungere da veicolo per promuovere comportamenti virtuosi tra gli ospiti dei nostri appartamenti, migliorando il rispetto delle regole e la convivenza cittadina. Così come potremmo provare a creare un link tra il Comune e portali come Booking per agevolare la raccolta automatizzata della tassa di soggiorno, garantendo efficienza e trasparenza».
Fagnoni assicura che Property è pronta a «collaborare per regolamentare e migliorare l’utilizzo delle key box[5] dal punto di vista estetico. Riteniamo fondamentale essere invitati ai tavoli di discussione sull’emergenza abitativa, sulla riduzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism, per offrire il nostro contributo in termini di dati, esperienze e proposte».
Poi una stoccata sulla normativa contro le locazioni turistiche[6] a Firenze in vigore da oltre 18 mesi. «Ci sembra un periodo sufficiente per valutare se abbia raggiunto i risultati auspicati limitando la proprietà privata. Al contrario, notiamo che non ha affatto inciso sui canoni stellari delle locazioni lunghe, così come non è assolutamente riuscita a riportare i residenti nel centro storico Misure simili, in città come New York, Londra, Barcellona e Parigi mostrano come il turismo sia divenuto più elitario a causa dell’aumento dei prezzi degli hotel, mentre i canoni delle locazioni lunghe siano rimasti inaccessibili a molti».
«Purtroppo – aggiunge Fagnoni – truffatori seriali stanno sfruttando le falle legislative per occupare immobili senza pagare canoni, danneggiando sia i proprietari che i conduttori che si trovino davvero in temporanea difficoltà a pagare un canone di locazione. Chiediamo che la concertazione avvenga prima dell’emanazione di normative e degli annunci alla stampa riguardanti misure restrittive. Una collaborazione preventiva garantirebbe soluzioni più efficaci e condivise. Così come un dialogo costruttivo tra il Comune e la nostra associazione può portare a soluzioni per migliorare la vivibilità della città e valorizzare il patrimonio immobiliare».
Infine, un occhio ai numeri: «Uno studio regionale dell’Irpet – nota Fagnoni – ha evidenziato che, anche raddoppiando il numero di locazioni turistiche, i canoni delle locazioni lunghe a Firenze subirebbero un impatto del solo 16%. Non ci sembra che questa sia la soluzione all’emergenza abitativa. Suggeriamo una strategia alternativa: se il Comune promuovesse una modifica alla normativa nazionale per la gestione dell’inquilino moroso, migliaia di immobili attualmente ritirati dal mercato potrebbero essere reimmessi, riducendo il problema».
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