by Redazione | 24 Luglio 2024 10:44
Prove tecniche di disgelo sull’affaire affitti brevi a Firenze[1]. Ieri al Mitur colloquio tra il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e la sindaca del capoluogo toscano, Sara Funaro, sull’impostazione dei lavori del G7 Turismo[2], che si terrà proprio a Firenze dal 13 al 15 novembre.
Naturalmente il vis a vis è stato un’occasione tornare sulle questioni legate all’impatto del turismo sulla città e al tema delle case vacanza, dopo le recenti tensioni tra Palazzo Vecchio e gli imprenditori immobiliari.[3]
Tema, quest’ultimo, sul quale – sottolinea il Mitur – “si è avviato un dialogo, con un approccio pragmatico e collaborativo per affrontare le questioni che impattano fortemente sulla città di Firenze, che continuerà nelle prossime settimane con l’obiettivo di lavorare insieme per un turismo che sia sempre più di qualità”.
Property Managers si augura che l’incontro Santanchè-Funaro sia di buon auspicio: «Sia l’avvio di un percorso per affrontare le sfide poste dall’overtourism – è l’auspicio espresso da Lorenzo Fagnoni, presidente di Property – per gestire flussi senza danni alle imprese, senza cadere nella caccia alle streghe contro le imprese e la proprietà privata.
Il blocco degli affitti turistici brevi[4] non è la ricetta giusta, anzi è dannosa».
Fagnoni torna sulle “puntate precedenti”, che hanno irrigidito i rapporti tra gli imprenditori e il Comune di Firenze[5]: «Misure come il blocco agli affitti brevi[6] deciso dal Comune non sono la ricetta giusta per risolvere le questioni aperte dall’aumento dei flussi turistici in tutto il mondo. Si tratta di una norma ideologica che non avrà effetti positivi sul problema dell’emergenza abitativa, come successo a Barcellona e New York, dove i prezzi degli hotel sono saliti. Piuttosto che vietare gli affitti brevi sarebbe più importante affrontare il problema della gestione della morosità e della tutela degli affittuari».
Fagnoni però spedice anche un messaggio al Mitur: le novità introdotte dalla riforma degli affitti brevi[7] lo convincono a metà: «A livello nazionale saranno presto introdotte due importanti novità: una positiva e una negativa. Riguardo alla sperimentazione del Cin, il Codice identificativo nazionale[8], che dovrebbe portare maggiore trasparenza alle prenotazioni nelle locazioni brevi possiamo dichiararci soddisfatti. L’obbligo di dotazione di dispositivi antincendio negli appartamenti del mercato delle locazioni turistiche, previsto dal 1 settembre, ci lascia perplessi, perché riguarderà solo i contratti di locazione fino a 30 giorni. Se davvero queste misure sono necessarie, sarebbe giusto disporre l’obbligo per tutti i proprietari, compresi quelli di locazioni d’affitto a lungo termine. Così invece si rischia solo di generare grande confusione».
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