by Andrea Lovelock | 12 Dicembre 2024 7:00
Ci sarà un “modello Firenze” per gestire e strutturare al meglio l’overtourism[1], coniugando l’ospitalità alle esigenze dei residenti. È l’impegno preso dalla sindaca di Firenze, Sara Funaro, che nel corso di un incontro promosso da Fiavet Confcommercio, ha espresso la volontà di promuovere a breve un tavolo di lavoro con gli operatori della filiera turistica e del commercio per condividere una strategia che prenderà spunto dai punti già fissati dal Comune per far fronte al fenomeno del sovraffollamento.
«Tra i passaggi chiave del nostro decalogo che sono parte integrante del piano approvato in Giunta – spiega Funaro – ci sono azioni concrete che metteremo in campo, come la regolamentazione e il contenimento degli affitti brevi, vedi il rimborso Imu[2] per chi nel centro storico passa da locazione turistica a una di tipo residenziale, la tutela degli esercenti di vicinato e iniziative per destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici».
Apprezzamento per la convocazione del tavolo di lavoro è stato espresso dal presidente di Fiavet Toscana-Confcommercio, Pier Carlo Testa, che ha osservato come «quello dell’overtourism sia una sintesi fuorviante, perché semmai dovremmo parlare di turismo disorganizzato. Noi vogliamo fare la nostra parte per trovare le soluzioni operative e logistiche finalizzate a preservare il patrimonio ricettivo. Gli agenti di viaggi toscani sono prevalentemente coinvolti nel turismo incoming ed è quindi prioritario tutelare il patrimonio dei flussi di visitatori che scelgono il territorio. È bene chiarire che questa nuova declinazione della ricettività potrebbe essere adottata da molte altre destinazioni italiane ponendo sempre in evidenza che il turismo è un’industria».
Sulla trasversalità del settore e la necessità di condividere una strategia si è soffermata anche Laura Masi, presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau: «La nostra realtà che conta già 130 aziende con la formula del partenariato pubblico-privato, intende fare la sua parte analizzando le migliori soluzioni per risolvere la temporalità e la dislocazione dei flussi turistici».
Un impegno condiviso anche dall’amministratore delegato di Enit, Ivana Jelinic: «Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle nostre destinazioni di punta come Roma, Firenze e Venezia, che sono poi il motivo per cui i visitatori stranieri ci scelgono, e come secondo passaggio essere sufficientemente organizzati per proporre altro, aiutare il turista, sia straniero che italiano, a scoprire altri territori circostanti, con una pianificazione temporale che consenta di destagionalizzare con criterio, mettendo a regime un virtuoso sistema di prenotazioni per visite, escursioni, come fanno grandi mete internazionali – Londra, Parigi – per gestire flussi turistici»
Da parte sua Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana, si è detto convinto che il lavoro di squadra porterà benefici tangibili alla città che vive di turismo e di commercio d’eccellenza.
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