Gran Canaria sposa la Toscana. Il primo marzo la firma ufficiale sull’accordo di collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e la seconda isola più popolosa dell’arcipelago iberico, annunciato alla Bit di Milano alla presenza dell’assessore al Turismo, Leonardo Marras, del direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi, e della responsabile della promozione turistica di Gran Canaria, Pino Leon.
«Abbiamo tante cose in comune, a partire dal Cammino di Santiago: c’è anche da noi nella zona di Pistoia», sottolinea Tapinassi, che abbiamo intervistato a margine della fiera.
Direttore, il legame fra Toscana e Gran Canaria va al di là dell’aspetto turistico…
«È una meravigliosa connessione tra persone, che consente di costruire ponti collaborativi, efficaci e intelligenti. Per noi è importantissimo, perché apre la strada spagnola e cominciamo a occuparci di un Paese che è quello cresciuto di più verso l’Italia negli ultimi 4 anni. Le proposte di costruire accordi fra agenzie di promozione mettono in luce tantissimi elementi in comune, per questo siamo convinti che un marketing molto tematico riscuota un grande successo: adesso un appassionato di trekking sul mare può dedicarsi al suo hobby sia in Toscana che alle Canarie. Possediamo sentieri straordinari all’Isola d’Elba, al Giglio e, in generale, sulla costa toscana percorribile a piedi, con la natura ancora incontaminata: i velisti dicono che sia ancora uno dei pochi tratti in Italia dov’è possibile navigare vedendo il verde».
Rappresenta una delle più grandi regioni italiane. Qual è la vostra strategia per il turismo?
«Abbiamo la fortuna di vivere in una terra meravigliosa in grado di offrire tanti servizi e ricordo che siamo la destinazione più amata d’Europa per sposarsi. Facciamo tutto con un taglio molto pragmatico e attento al visitatore, con risposte concrete e soprattutto con il coinvolgimento del nostro sistema dell’offerta e dei nostri imprenditori che ci seguono volentieri. Hanno capito che è un bel modo di cambiare la promozione turistica».
Perché Gran Canaria ha scelto voi e non altri?
«Indubbiamente i collegamenti aerei ci hanno aiutato molto. È fondamentale avere voli diretti da Firenze e Pisa che ti portano su un’isola e quindi poter raggiungere le altre, senza pagare il trasferimento. Hanno iniziato le compagnie e su questo abbiamo costruito il nostro progetto».
I dati Enit davano già un’invasione spagnola nelle città d’arte: dopo questa intesa, è lecito attendersi un ulteriore incremento?
«Ovviamente siamo convinti che le nostre città d’arte siano straordinari hub per conoscere la Toscana, ma non solo le più note. Prendiamo Prato, graziosa cittadina con un castello medievale meraviglioso: per arrivarci ci vogliono appena 14 minuti di treno dal centro di Firenze. Le città più famose sono un ponte, sicuramente una forte motivazione per chi viene per la prima volta in Toscana, ma poi si apre una sconfinata quantità di scelte che mette in condizioni tutti i territori di essere altrettanto appetibili».