Inaugurata oggi a Fiumicino la nuova area d’imbarco A, destinata ai voli nazionali e Paesi Schengen, realizzata nell’ambito dell’espansione ad Est dell’aeroporto, un progetto più ampio già in essere che prevede un investimento di 400 milioni di euro.
Il nuovo Molo A conta 37 mila mq, 23 Gate di cui 13 dotati di finger, e porterà allo scalo romano una capacità aggiuntiva di 6 milioni di passeggeri.
Soddisfazione anche da parte del ministro dei Trasporti Enrico Giovannini. «Nei prossimi anni apriranno porti ed aeroporti. Questo lavoro è l’inizio, cosi come quello del Governo e a breve sarà possibile vedere il quadro più coerente degli investimenti che ci attendono. Stiamo lavorando su un trittico di investimenti, pianificazione e riforme: i tre elementi fondamentali per trasformare questo investimento in un investimento per il benessere».
La nuova Area di Imbarco A è stata completata impiegando il sedime aeroportuale (senza consumo di suolo aggiuntivo) ed è un’infrastruttura all’avanguardia per soluzioni innovative e di tutela ambientale. Il Molo è formato da due strutture unite da un corridoio che ospita 7 statue originali provenienti dal Parco archeologico di Ostia Antica. Non mancano i negozi, con 6.000 mq di spazi dedicati a retail e gastronomia. Tutti i gate sono dotati di nuova tecnologia “self-boarding”, che consente al passeggero di eseguire autonomamente e in velocità le procedure di imbarco. L’illuminazione è stata concepita per sfruttare al massimo la luce naturale, con grandi lucernari inseriti in copertura, simili a veri e propri oblò.
Hanno presenziato all’evento, oltre a Claudio De Vincenti, presidente di Aeroporti di Roma, anche il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente Enac Pierluigi di Palma, che in un coro unico di soddisfazione hanno tutti espresso la volontà di continuare a lavorare per una sempre maggiore operatività dell’aeroporto e dei collegamenti tra la città e localo, sia su rotaia che su strada, soprattutto in vista dell’imminente sfida del Giubileo 2025 e della candidatura di Roma a Expo 2030.