“Cosa vogliono i viaggiatori nel 2021”. Si chiama così la nuova ricerca di Expedia Group, effettuata a febbraio, che rivela alcuni insight chiave che caratterizzeranno le decisioni di viaggio post pandemia. Tra questi, i comportamenti durante la ricerca e la prenotazione, le nuove aspettative sui trasporti e sulle esperienze in loco.
Circa 16.000 intervistati in otto mercati: Australia, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Messico, Canada e Stati Uniti. Nel 2020, l’epidemia ha costretto i viaggiatori di tutto il mondo a cambiare i loro piani, Tuttavia, dall’inizio di quest’anno, la piattaforma ha iniziato a registrare un incremento nelle ricerche nazionali e internazionali. Il desiderio di tornare a viaggiare è forte: il 41% degli intervistati ha dichiarato che, in cambio di un mese di vacanza, rinuncerebbe a guardare lo sport; il 39% smetterebbe di fare shopping online e il 37% userebbe meno i social media. La percentuale di viaggiatori che preferirebbe una vacanza a un nuovo telefono arriva al 75%.
«Le numerose restrizioni hanno creato una domanda repressa, ci aspettiamo però un aumento dei viaggi a metà anno, in concomitanza con le vacanze estive – ha detto ha dichiarato Giovanni Moretto, director market management di Expedia Lodging Partner Services Italia – Mentre l’industria continua a reagire, è fondamentale distinguersi agli occhi dei viaggiatori durante la fase di ricerca di alloggi e nuove esperienze».
TIPO DI DESTINAZIONI. Quasi la metà (45%) dei viaggiatori sta valutando una vacanza al mare nei prossimi 18 mesi; più di un terzo (36%) preferirebbe le grandi città. Le piccole località sono l’opzione più attraente per il 33% degli intervistati. Indipendentemente dal tipo di destinazione, uno dei principali fattori decisionali è che sia una destinazione raggiungibile in auto e vicina a casa. Sono anche più propensi a scegliere un soggiorno più lungo, tour o attività all’aperto e viaggi in destinazioni uniche.
FATTORI. La pulizia è un fattore fondamentale: il 42% dei viaggiatori dice che le linee guida sulla pulizia sono importanti. Tuttavia, l’aspetto più significativo nel 2021 rispetto al 2020 è la flessibilità. Quasi due terzi (60%) dei viaggiatori afferma che difficilmente prenoterebbe una camera non rimborsabile in cambio di una tariffa ridotta. È una delle grandi differenze rispetto allo scorso anno, quando il 66% dei viaggiatori prevedeva di prenotare una camera non rimborsabile.
ALLOGGIO. Un altro elemento emerso è che le aspettative dei viaggiatori sull’alloggio influenzano le decisioni di prenotazione. Più di otto viaggiatori su 10 credono che gli hotel considerati “kid friendly” potrebbero migliorare i servizi per i bambini; quasi tre quarti (71%) tornerebbero nella stessa struttura se offrisse davvero opzioni kid friendly; il 34% rimarrebbe più a lungo.
Per gli hotel pet friendly, la percentuale di viaggiatori che ritiene che si possano migliorare i servizi è ancora più alta (94%). Se fossero migliori, più della metà (60%) dei viaggiatori li riprenoterebbe, quasi la metà (42%) rimarrebbe più a lungo e quasi un terzo (31%) pagherebbe di più a notte.
Inoltre, per più di tre quarti (77%) dei viaggiatori nella prenotazione di un soggiorno è determinante la presenza di servizi tecnologici chiave, mentre un viaggiatore su tre dice che sarebbe disposto a pagare un extra per internet ad alta velocità. I servizi di streaming sono particolarmente importanti per: generazione Z (38%) e millennial (42%), coloro che viaggiano con bambini (42%) o con i suoceri (40%).
FIDUCIA. Le strutture che comunicano in modo chiaro con gli ospiti hanno un tasso di cancellazione più basso, clienti più soddisfatti e recensioni più positive. Il 40% dei viaggiatori sostiene che le recensioni sono più importanti ora che prima della pandemia. Per il 91% dei viaggiatori, i proprietari e i gestori dovrebbero rispondere alle recensioni negative.
«I clienti sono desiderosi di viaggiare, ma il modo in cui cercano, prenotano, viaggiano e soggiornano è cambiato – aggiunge Moretto – Stiamo analizzando le loro richieste per capire come farli sentire al sicuro a seguito della pandemia. Ascoltando gli ospiti e adattandoci a ciò che chiedono, possiamo aprire un nuovo entusiasmante capitolo dell’industria turistica».