Flixbus sceglie l’Italia per testare il biocarburante vegetale
Flixbus ha avviato il suo primo progetto in Italia in campo di innovazione e sperimentazione di carburanti alternativi per per rendere il viaggio in autobus sempre meno inquinante.
La società tedesca, che gestisce la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, sta infatti sperimentando l’utilizzo dell’Hvo – un biocarburante vegetale idrogenato realizzato con prodotti di scarto e in grado di ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di trasporto abbattendo fino al 90% le emissioni di Co2 – su cinque coppie di autobus operativi su altrettante linee in Italia. Ogni coppia è formata da un autobus alimentato con carburante Hvolution, fornito da Enilivee, e da uno alimentato a diesel.
Il test prevede l’impiego di dispositivi di telemetria per raccogliere e confrontare i dati relativi al consumo per ciascuna coppia di autobus per valutare le performance degli autobus alimentati a Hvo rispetto ai tradizionali mezzi a diesel.
Ad oggi, sulle coppie di autobus coinvolte nel test si rileva un sostanziale pareggio nei consumi tra i due tipi di carburante.
Andrea Incondi, managing director di Flixbus Italia, specifica: «Da anni ci impegniamo per offrire un’alternativa di viaggio all’auto personale capillare e alla portata di tutte le tasche, che consenta alle persone di contenere l’impatto del proprio viaggio senza rinunciare a sicurezza e comodità. Sperimentare e confrontare fra loro soluzioni diverse in modo costante, osservandone da vicino il funzionamento e valutandone i benefici sul lungo periodo, ci consente di comprendere al meglio la transizione del settore verso forme di mobilità a minore impatto. Ogni test, ogni tentativo condotto in quest’ambito ci permette di avvicinarci di un altro passo a questo obiettivo, e sono orgoglioso del ruolo attivo svolto dall’Italia in questo progetto».
Obiettivo dell’operatore è il raggiungimento di net zero entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 a livello globale, per questo, negli anni, all’interno della flotta FlixBus sono già state testate a livello internazionale diverse soluzioni alternative al diesel, dall’elettrico al biogas.
Prima tappa del percorso è, per il 2032, una riduzione del 54,6% delle emissioni assolute Scope 1 e Scope 2, e una riduzione del 40,9% dell’intensità delle emissioni Scope 3, che comprendono la quantità di Co2 per passeggero-chilometro generata dalla flotta dei suoi partner, a monitorare i risultati raggiunti è il Science Based Targets initiative (Sbti), che fornisce alle società un quadro di riferimento scientificamente riconosciuta.
La società continuerà a sfruttare le alternative attualmente a disposizione con l’obiettivo di contenere quanto più possibile il proprio impatto, per questo già aprile 2024, Flix ha pubblicato il suo secondo report volontario di sostenibilità per l’anno 2023, consultabile per maggiori informazioni sulla sua strategia Esg.