Arriva da Washington, dov’è in corso la visita della premier Giorgia Meloni, la notizia che Il Pil dell’Italia crescerà dell’1,1% nel 2023 (+0,4 punti sulle previsioni di aprile) e dello 0,9% nel 2024 (+0,1 punti). È quanto emerge dall’aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui a favorire la crescita del Pil italiano c’è l’andamento positivo dei settori turismo e servizi. Una sottolineatura fatta nei giorni scorsi anche dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Il dato è stato subito commentato dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che ribadisce un concetto più volte espresso: «Il turismo è la più grande industria della Nazione, lo penso da sempre, e oggi il Fondo Monetario Internazionale certifica che è proprio grazie a questo comparto, insieme a quello dei servizi, che il Pil italiano cresce, anche più di Francia e Germania».
E aggiunge: «Sono orgogliosa di questo importantissimo risultato, che dimostra come le tantissime persone che ogni giorno lavorano nel settore turistico contribuiscano allo sviluppo sociale ed economico della nostra Italia. Il ministero sarà sempre al loro fianco per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi e per affrontare e vincere, insieme, le sfide del futuro».
GERMANIA GIÙ, VOLA LA SPAGNA
In generale, però, lo scenario è di rallentamento della ripresa globale. La crescita dell’Eurozona, in particolare, è frenata dall’economia tedesca in recessione. Guardando ai numeri, il World Economic Outlook stima per l’area euro un Pil a +0,9% quest’anno dopo il +3,5% del 2022. Ripresa stimata nel 2024 invece all’1,5%. Percentuali la cui composizione è mutata.
Crescita rivista al rialzo, appunto, per l’Italia, ma anche per la Spagna, vera locomotiva europea trainata dal turismo; mentre per la Germania revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali, con Pil 2023 ora previsto a -0,3% (ma con un rimbalzo nel 2024 a +1,3%).
SOFFRE IL REGNO UNITO, IN RIPRESA LA RUSSIA
Fuori dall’Eurozona, il Regno Unito scenderà dal +4,1% nel 2022 allo 0,4% nel 2023, per poi risalire all’1,0% nel 2024. Riguardo allo scenario mondiale, il Fmi ha rivisto al rialzo il Pil globale al 3% quest’anno (dal 2,8% del Weo di aprile) e lo ha lasciato al 3% nel 2024. Per quanto concerne gli Stati Uniti, l’istituto di Washington prevede nel suo aggiornamento un +1,8% nel 2023 (dal +1,6% di aprile) e all’1% nel 2024, in leggera flessione dall’1,1% del Weo di aprile.
Stabile il Pil cinese previsto in crescita al +5,2% nel 2023 e al 4,5% nel 2024, mentre l’India traina le economie emergenti, +6,1% quest’anno (dal 5,9% di aprile) e stabile al 6,3% nel 2024. Previsto in miglioramento il Pil russo nel 2023 al +1,5% (dallo 0,7% di aprile) mentre dovrebbe restare fermo all’1,3% nel 2024.
«L’Italia crescerà più di Germania e Francia e più della media dell’eurozona. Risultati che costituiscono la base per la prossima legge di Bilancio, alla quale stiamo già lavorando», ha commentato infine la premier Meloni.