by Andrea Lovelock | 15 Febbraio 2017 16:26
È di nuovo caos sui fondi di garanzia privati e le coperture ad hoc lanciate sul mercato dalle compagnie assicurative. Su sollecitazione di Assoviaggi, l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha constatato l’irregolarità di due polizze in particolare. Di fatto, si rileva, migliaia di viaggiatori italiani con pacchetti turistici rischiano di non essere garantiti.
Forte la preoccupazione del presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, che osserva come «la verifica avviata dall’Ivass abbia condotto a risultati sconcertanti: alcune polizze non garantiscono né le agenzie di viaggi, né tantomeno i consumatori. In alcuni casi si tratta di contenitori vuoti, che non rispondono ai parametri richiesti da un obbligo di legge. A questo punto chiediamo un urgente iniziativa da parte del Mibact per fare trasparenza e rendere omogeneo anche il quadro sanzionatorio, perché ci sono alcune regioni come Lombardia, Liguria e Toscana che si sono già mosse autonomamente, rischiando la solita anomalia italiana di un modus operandi a macchia di leopardo. È dalla fine dell’anno che invochiamo chiarezza e avevamo avuto rassicurazioni dal direttore Francesco Palumbo, che si sarebbe aperto un tavolo di lavoro. Finora tutto tace».
Immediata la replica dello stesso Palumbo del Mibact, che ha smentito questa immobilità: «Stiamo valutando la sostenibilità dei fondi proposti dalle varie associazioni di categoria. Mentre per quanto riguarda le polizze assicurative, il discorso è completamente diverso. Bene ha fatto l’Ivass a condurre queste verifiche: è il suo compito in quanto istituto di vigilanza. Se ci sono irregolarità, è legittimo attendersi delle precise disposizioni che tutelino sia le imprese che i viaggiatori. Nel frattempo noi convocheremo a breve le Regioni per stabilire un quadro sanzionatorio omogeneo; subito dopo incontreremo le associazioni di categoria per stabilire e condividere le linee guida per assicurare entro l’estate l’operatività dei fondi».
Di certo l’istruttoria dell’Ivass non è un fulmine a ciel sereno. In buona sostanza si è rilevata l’esistenza di alcuni prodotti assicurativi non pienamente conformi a quanto stabilito dal codice.
L’istituto ha deciso di avviare le istruttorie, in modo unificato, riconoscendo la necessità di “un’analisi approfondita sulla legittimità delle clausole contenute in ciascun contratto e la valutazione di conformità delle stesse sia con la normativa generale sia con la disciplina di settore”.
Secondo Assoviaggi, in una nota diffusa poche ore fa, “le assicurazioni irregolari mettono a rischio la tutela di migliaia di viaggiatori, che potrebbero non avere le adeguate garanzie nel caso di fallimento/insolvenza di agenzie di viaggi o tour operator. Con gravi conseguenze anche per le adv che, avendo acquistato un prodotto non conforme alla legge, possono incorrere in sanzioni pecuniarie e amministrative che arrivano fino alla revoca della licenza. Un rischio concreto, soprattutto alla luce dei controlli messi in atto da alcune Regioni”.
«Da quanto ci risulta – rivela Rebecchi a L’Agenzia di Viaggi – oltre il 40% di agenzie non si è dotato di un proprio fondo. Le adv sono disorientate e non sanno a chi dare retta. Il nostro invito è rivolto a tutti i colleghi affinché sottoscrivano solo garanzie che rispondano in pieno a quanto prescritto dall’articolo 50 del Codice del Turismo. E ricordiamoci tutti che questo ambito non può e non deve diventare un settore di business per nessuno».
La preoccupazione del presidente di Assoviaggi è amplificata dalla tempistica che impone la massima tutela per alcuni ambiti operativi: «Penso alle gite scolastiche, con cui molte agenzie di viaggi stanno lavorando proprio in questo periodo. Ebbene, non possiamo pensare di lavorare serenamente su questo segmento molto sensibile perché riguarda viaggi di ragazzi, senza avere la totale certezza di essere tutelati da un fondo o da una polizza che rispettino obblighi di legge».
Vale la pena anche ricordare che entro la fine di quest’anno il Parlamento dovrà recepire la nuova direttiva europea sui pacchetti di viaggio del 2015, con altri aspetti di tutela dei consumatori ancora da definire.
A conti fatti la situazione non è per nulla rassicurante: ci sono fondi di garanzia di cui il Mibact sta ancora valutando la sostenibilità, ci sono poi polizze assicurative che l’Ivass ha giudicato irregolari, c’è un referente pubblico (Mibact) che rispedisce al mittente (Assoviaggi) la richiesta di monitorare tutti i prodotti sul mercato.
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