Fondo di Integrazione Salariale, questo sconosciuto

by Andrea Lovelock | 17 Ottobre 2018 13:19

Sul Fondo di Integrazione Salariale (Fis), strumento a favore di lavoratori e imprese che è stato introdotto con il Jobs Act – sostituendo il vecchio Fondo di solidarietà residuale – nel settore del turismo, c’è un deficit di conoscenza. Nel corso di un seminario promosso dall’Ebit – Ente Bilaterale Industria Turismo, è stato evidenziato come su oltre 54mila imprese e ben 739mila lavoratori potenziali fruitori di questo strumento, sono davvero pochi i soggetti che ne conoscono l’esistenza e le modalità di applicazione.

Per il presidente di Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci (candidato alla presidenza Enit[1]), «è dovere di associazioni come la nostra promuovere incontri come questo seminario al Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) e fare approfondimenti sul territorio, affiancando soprattutto le medio-piccole imprese che ignorano il Fis e la sua possibile fruizione».

Così come occorre uniformarne la possibile applicazione del fondo, da nord a sud, come ha sottolineato il vice presidente di Confindustria Alberghi, Elena Maria Vanelli, ricordando che «ci sono stati casi in cui una stessa azienda ha ricevuto due responsi opposti al nord e al centro Italia dove opera con le sue strutture. Un paradosso veder accettato il ricorso al Fis in un luogo e vederlo respinto in altra zona sempre per la stessa azienda. Ma abbiamo il dovere di divulgare queste tutele per conservare i talenti nel settore, altrimenti il turismo rischia di diventare un comparto di passaggio, perché non ha garanzie salariali».

È bene ricordare, inoltre, che il Fis ha consentito di ampliare sensibilmente la platea dei beneficiari, garantendo l’assegno di solidarietà a datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque dipendenti, e un trattamento ordinario per i lavoratori delle imprese sopra i 15 dipendenti.

I vertici di Confindustria Alberghi hanno fatto esplicito riferimento alle imprese di viaggi – tour operator e alberghi su tutti – come soggetti che sarebbero fortemente interessati a ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale, con un’adeguata consulenza da parte delle associazioni di categoria. Al seminario è intervenuto anche il presidente del Cnel, Tiziano Treu, che ha concluso evidenziando come per il Fis occorre sempre tener d’occhio la solidità finanziaria (e quindi la sostenibilità) e i costi di gestione, per assicurarne la continuità d’utilizzo.

Endnotes:
  1. candidato alla presidenza Enit: https://www.lagenziadiviaggimag.it/presidenza-enit-si-di-palmucci-ma-solo-con-i-consiglieri-giusti/

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